L'Europeo Under 21: la storia
L’Europeo Under 21 viene istituito dalla UEFA nel 1976, in evoluzione del precedente torneo continentale riservato alle squadre Under 23 che aveva preso il via nel 1970, con cadenza biennale (si erano imposte Cecoslovacchia, Ungheria e Unione Sovietica). Alla prima edizione del torneo prendono parte 24 squadre: la prima fase, strutturata in 8 gironi da 3 ciascuno, si svolge nel 1977 e le prime arrivano al tabellone ad eliminazione diretta, con gare di andata e ritorno, dai quarti alle finali. Come era accaduto nelle 3 edizioni del torneo Under 23, anche a livello di Under 21, è confermata la supremazia delle squadre giovanili dell’est Europa: in semifinale Jugoslavia, Germania Est e Bulgaria, con l’Inghilterra (che aveva eliminato l’Italia nei quarti). Vince la Jugoslavia davanti alla Germania Est, che anche l’anno successivo è seconda dietro l’Unione Sovietica. Dal 1982, l’egemonia dei Paesi orientali svanisce e si affermano le Nazionali giovanili dei Paesi di grande tradizione calcistica: l’Inghilterra, la Spagna, la Francia, l’Italia (con l’eccezione del bis dell’Urss nel 1990, prima della disgregazione del Paese), e poi dagli anni 2000 la doppietta dei Paesi Bassi, il tris della Germania, oltre ai successi di Cechia e Svezia.
Dal 1978 si sono disputate 24 edizioni dell’Europeo Under 21: organizzato con cadenza biennale, il torneo si è però spostato agli anni dispari dal 2007, per evitare coincidenze con le manifestazioni destinate alle nazionali maggiori (per questo motivo l’Euro Under 21 si è svolto in due anni di fila tra il 2006 e il 2007). La formula ha subito una lunga evoluzione: fino al 1994 si è proseguito con quella iniziale, comprese le finali con gara di andata e ritorno in casa delle partecipanti.
Nel 1994, appunto, viene introdotta la Fase Finale in sede unica (la prima volta a Montpellier, in Francia), con quattro squadre partecipanti, semifinali e finali, per il 1° e per il 3° posto (non disputata però nel 2000). Nel 1998 la fase finale viene allargata a 8 squadre che si affrontavano comunque sempre con lo schema del tabellone ad eliminazione diretta, ma dai quarti di finale. Due anni dopo, nel 2000, fu introdotta la fase a gironi, confermando comunque il numero delle partecipanti (8): due gruppi di quattro squadre e la finale tra le prime dei gironi. Altri due anni dopo, nel 2002 sono introdotte anche le semifinali incrociate tra le prime due classificate dei gironi. Nel 2004, viene infine eliminata la finale per il 3° posto, che si è svolta dunque solo in 5 tornei.
Dal 2017, la Fase Finale è stata allargata a 12 squadre (3 gironi da 4, poi semifinali con le prime dei gruppi e la migliore seconda e finale); dal 2021, infine, si è passati alla naturale evoluzione a 16 squadre. Il torneo, nell'anno precedente ai Giochi Olimpici, vale anche come fase di qualificazione europea al torneo olimpico di calcio.
PRIMATI DI SQUADRA. Italia e Spagna detengono il maggior numero di vittorie (5). Seguono Germania e Inghilterra con 3 trofei, Urss e Paesi Bassi con 2, Cechia e Svezia con 1. La Spagna conta anche due terzi posti: la finale di consolazione è stata disputata solo 6 volte, tra il 1994 e il 2000, poi nel 2004 e nel 2011; l’Italia, ko 5 volte in semifinale prima e dopo quelle stagioni, non l’ha mai giocata. La Spagna è la squadra che ha disputato più finali: 9 (perdendone 4), seguita da Italia (7), Germania/Ovest (5), Inghilterra e Serbia/Jugoslavia (4). L’Italia è la squadra più presente in semifinale (12 volte), davanti a Spaqgna (11) e Inghilterra (10 e, tra Qualificazioni e Fasi Finali, ha disputato il maggior numero di gare (271), davanti a Inghilterra (268) e Spagna (260); gli iberici hanno però il record di gol (568), seguono inglesi (555) e tedeschi (551), poi gli Azzurrini (501).
La partita con più reti è stata Spagna – San Marino 14-0 dell’8 febbraio 2005 (nelle Qualificazioni), Inghilterra – Turchia 6-0 del 29 maggio 2000 (nella Fase Finale).
PRIMATI INDIVIDUALI. Il serbo Ivanović ha il maggior numero di presenze nelle fasi finali (13), seguito dal connazionale Milovanovic (11); l’inglese Milner è in testa nella graduatoria che comprende anche le qualificazioni (32, davanti al ceco Polak a 29 e al francese Landreau a 28)
ed anche in quella dei minuti giocati (2712).
Nella graduatoria dei bomber, in testa il greco Choutos, il rumeno Puscas e il ceco Pekhart (15 reti), seguiti dall’olandese Huntelaar, dal portoghese Goncalo Ramos e dal danese Ingvartsen (14). Nel torneo finale, dal 2000, lo svedese Marcus Berg e il tedesco Lucas Waldschmidt, rispettivamente capocannonieri nel 2009 e nel 2019, hanno messo a segno complessivamente più reti (7), tutte comunque in un unico torneo. Il loro bottino di reti è il più alto raggiunto in una Fase Finale, dietro seguono gli spagnoli Saul e Adrian, 5 centri nel 2017 e nel 2011.
I leader delle classifiche marcatori della fase finale (dal 2000) e delle qualificazioni (dal 1978) sono riepilogati a lato.
Il maggior numero di gol (5) in un match porta la firma di Jan Chramosta (Cechia - Andorra, 05/06/2012) e Gojko Kačar (Serbia - Ungheria, 07/09/2008). Nella fase finale sono arrivati a 3: il tedesco Luca Waldschmidt, il ceco Jan Kliment, gli spagnoli Thiago Alcántara (contro l’Italia nel 2013) e Marco Asensio, lo svedese Marcus Berg.
Il maggior numero di spettatori per una gara nella Fase Finale si è registrato nel 2023 a TBilisi per Georgia – Israele: 44.338; segue la finale del ’96 a Barcellona Italia – Spagna (35.500)