1994

Ancora una volta battuti ai rigori Brasile - Italia 3 - 2

1994

E' il mondiale dei paradossi, quello al termine del quale per l'Italia l'orgoglio per essere arrivata in finale senza venirvi battuta è sopraffatto dall'amarezza perché il trofeo sfugge ancora una volta ai calci di rigore.Gli azzurri si presentano a Usa 94 tra i favoriti, guidati da un tecnico che ha vinto tutto, Arrigo Sacchi, e da molti giocatori del "suo" Milan: Baresi, Maldini, Tassotti, Costacurta, Donadoni e Massaro a cui devono aggiungersi il capocannoniere del campionato Beppe Signori e il giocatore più amato e invidiato dal mondo intero: Roberto Baggio.

Parte male, l'Italia, perdendo contro l'Irlanda, ma nelle partite successive, in circostanze spesso difficili per il gran caldo e a volte complicatissime per gli eventi che si verificano sul campo, riesce comunque ad avanzare nel torneo.Negli ottavi contro la Nigeria, per esempio, gli azzurri ridotti in 10 devono ribaltare nei supplementari un risultato che fino all'88' li vedeva soccombere. Protagonista a suon di gol è Roberto Baggio, che poi sarà l'artefice principale anche dei successi nei quarti sulla Spagna e in semifinale sulla Bulgaria.In finale c'è il temibile Brasile, a caccia del suo quarto titolo iridato.

La partita si disputa domenica 17 luglio alle 12.30 al Rose Bowl di Pasadena sotto un sole cocente e di fronte a centomila spettatori. Sacchi, che deve fare i conti con infortuni, acciacchi e squalifiche, fa miracoli per mettere in campo una squadra competitiva. Recupera Franco Baresi 24 giorni dopo l'asportazione del menisco e manda in campo un dolorante Baggio.Contro le incursioni brasiliane la difesa azzurra è perfetta, ma finiscono zero a zero sia i tempi regolamentari che quelli supplementari. Si riaffaccia così lo spettro dei rigori che già nel 1990 costarono il mondiale agli azzurri.L'infausto destino purtroppo si ripete. Dal dischetto sbagliano i più rappresentativi: Massaro, Baresi e, proprio lui, Baggio, che manda alto il pallone decisivo. Finisce 3 a 2. Mai un titolo mondiale era stato aggiudicato ai rigori.