Il Mondiale degli Azzurri: 3 volte a un passo dal trionfo

Nel 2008, nel 2019 e nel 2024 il ko in finale. nel 2005 la beffa dei play off, nel 2011 a Ravenna la grande delusione. Gori è il re dei bomber: golden scorer ’17 e ’19.

L’Italia vanta 9 partecipazioni alla Coppa del Mondo FIFA, 5 delle quali consecutive tra il 2006 e il 2011. Dietro Brasile, Giappone (13) e Portogallo (11) gli Azzurri sono tra le squadre con il maggior numero di presenze alla Fase Finale della competizione. Nella bacheca mondiale, l’Italia ha collezionato tre secondi posti, raggiunti nel 2008 a Marsiglia (Francia), nel 2019 a Luque (Paraguay) e nel 2024 a Dubai (UAE). Inoltre, nel 2015 e 2017 gli Azzurri sono arrivati a ridosso del podio, fermandosi al 4° posto. Solo in tre occasioni l’Italia è stata assente dal Mondiale FIFA: nel 2005, nel 2013 e nel 2021.

In totale, si contano 38 gare: lo score è di 26 vittorie e 18 sconfitte, differenza reti di +38 (205/167). Il 12-4 a Tahiti nel 2019 è la vittoria più ampia; la striscia positiva più lunga si è fermata a 4 gare: nel 2015 e nel 2017.

LE 9 PARTECIPAZIONI. La storia azzurra al Mondiale FIFA inizia nel 2005, o meglio non inizia del tutto. In occasione del primo Mondiale, infatti, l’Italia raggiunse Rio de Janeiro, ma solo con la certezza di prendere parte alla fase di play off per l’ultimo posto europeo disponibile. Per assegnare i 4 posti UEFA fu varato infatti un regolamento quantomeno discutibile: la FIFA prese in considerazione le prime 3 del torneo europeo (EBSL) ovvero Francia, Portogallo e Ucraina, mentre l’Italia, che era giunta quarta, fu costretta ad affrontare un barrage a 4 con Spagna (potenza mondiale finita però 5a in Europa), Svizzera e Austria. Superata la semifinale con l’Austria, il cammino della Nazionale di beach soccer si fermò di fronte alle Furie Rosse guidate dal funambolo Amarelle, che entrarono così tra le 16 Nazionali qualificate. Mentre il torneo iniziava, gli Azzurri erano già amaramente sul volo di ritorno.

L'Italia finalista Mondiale nel 2008

Un anno dopo, nel novembre 2006, gli Azzurri fecero il loro esordio ufficiale al Mondiale, ma l’esito fu disastroso: 3 sconfitte in 3 gare con Bahrain, Nigeria e Argentina. La prima vittoria sarebbe arrivata nell’edizione successiva, quella del 2007, l’ultima a Copacabana: 3 novembre, 6-3 al Giappone, vittoria che non evitò però la seconda eliminazione al primo turno in virtù dei ko con Uruguay e Senegal. Quando la Coppa del Mondo lasciò Copacabana, l’Italia iniziò a sognare: nel 2008 sulla spiaggia del Prado a Marsiglia, gli Azzurri fecero fuori la Francia padrona di casa guidata da Eric Cantona, poi l’eterna rivale Spagna, arrendendosi solo di fronte ai fenomeni brasiliani in finale (5-3). Dopo l’eliminazione ai quarti a Dubai nel 2009, per mano del Brasile, nel 2011 arriva la più grande delusione: torneo in casa, a Ravenna, ma le grandi ambizioni della vigilia, cresciute dopo i 3 successi nel girone, sbattono contro un modesto El Salvador ai quarti di finale.

A seguire il fallimento al Qualifier per il 2013 e poi la grande rinascita: una nuova Italia è protagonista a Espinho 2015 e Nassau 2017, ma in entrambi i tornei si ferma in semifinale (tanti rimpianti soprattutto per la sconfitta con Tahiti in Portogallo). Nel 2019, a Luque in Paraguay, gli Azzurri compiono l’impresa: Russia battuta in semifinale 8-7 e ingresso in finale con il Portogallo. Sogni di gloria però di nuovo rinviati, dopo una gara equilibratissima, i lusitani allungano e chiudono 6-4.

La Nazionale ricevuta dal presidente Gravina dopo l'argento nel Mondiale 2024

Assente nel 2021 a Mosca, l’Italia torna a brillare nel 2024 a Dubai (UAE): dopo aver battuto nei quarti Tahiti, riscattando la sconfitta nella semifinale del Mondiale di Espinho, gli Azzurri superano ai rigori la Bielorussia per poi arrendersi solo in finale al cospetto del Brasile, che si impone per 6-4. Al ritorno in Italia la Nazionale viene ricevuta in FIGC dal presidente Gabriele Gravina, che celebra giocatori e staff per l’esaltante cavalcata nel torneo.

PRIMATI INDIVIDUALI. A livello individuale, Paolo Palmacci è sicuramente il protagonista: sempre nei 12 dal 2006 al 2019: 8 Mondiali, 38 presenze, oltre a 27 gol che valgono il 2° posto nella classifica dei bomber. Davanti a lui, c’è Gabriele Gori, 41 reti in 4 edizioni, Golden Scorer nel 2017 e nel 2019. Terzo tra i bomber è Roberto Pasquali (20), autore della prima rete italiana alla Coppa del Mondo FIFA nel 2006; lo insegue Emmanuele Zurlo (19).  Gori detiene anche il record di gol in una gara: 5 al Messico nel 2019; Palmacci e Pasquali sono arrivati a 4 (a El Salvador nel 2011 e Brasile nel 2009). Per numero di Mondiali disputati, dietro Palmacci con 8, c’è Corosiniti (7 tornei dal 2006 al 2017), che è anche secondo per numero di presenze (35), Feudi, Leghissa e Pasquali (5 tra il 2006 e il 2011).