L’Italia Under 21 all’Europeo: 5 trofei, 7 finali e 12 semifinali

In 22 edizioni su 24 superato il primo turno. Vicini e Maldini i tecnici più longevi: 10 anni sulla panchina dell’Under 21. Gilardino il re dei gol, Pirlo il più presente.

L’Italia Under 21 all’Europeo: 5 trofei, 7 finali e 12 semifinali

L’Italia detiene il maggior numero di vittorie nell’Europeo Under 21, insieme alla Spagna: 5 edizioni, le 3 consecutive dal 1992 al 1996, poi quelle 2000 e 2004 (quando arrivò anche il bronzo ai Giochi di Atene). Nel medagliere, Azzurrini appaiati alle Furie Rosse anche per il numero di secondi posti (2), guarda caso arrivati entrambi con una sconfitta in finale con gli iberici (1986 e 2913). 

In 24 edizioni, l’Italia Under 21 è arrivata 7 volte in finale, 5 in semifinale, altre 10 alla Fase Finale o ai Quarti di Finale (in base alla formula). Su 24 tornei, ha superato il primo turno 22 volte: solo nel 1998 e nel 2011 è stata eliminata nelle Qualificazioni.

A livello individuale, Gilardino con 19 reti è il miglior marcatore della storia dell’Under 21, Pirlo con 46 presenze è quello con più gare giocate.

Nella storia dell'Europeo, l’Italia vanta 4 Migliori calciatori del torneo: Buso (‘92), Cannavaro (‘96), Pirlo (‘00), Gilardino (‘04); 2 Capocannonieri della Fase Finale: Maccarone (‘02, 2 gol) e Gilardino (‘04, 4 reti) e 2 delle Qualificazioni: Vialli (‘86, 8) e Acquafresca (‘09, 8). In panchina si sono succeduti: Azeglio Vicini, Cesare Maldini, Rossano Giampaglia, Marco Tardelli, Claudio Gentile, Pierluigi Casiraghi, Ciro Ferrara, Devis Mangia, Luigi Di Biagio, Paolo Nicolato, Carmine Nunziata.

 

GLI ANNI 70-80. Dal 1978, anno di nascita del torneo Under 21, dopo le edizioni Under 23, l’Italia è sempre stata grande protagonista: dal 1978 al 1990 ha collezionato 4 eliminazioni ai Quarti (da Inghilterra, Urss, Scozia, Francia nell’ordine), 2 semifinali (battuta nell’84 di nuovo dall’Inghilterra e nel ’90 dalla Jugoslavia, 0-0 alll’andata e 2-2 al “Tardini”, gol di Simone, autorete Dukic, Suker e Boban) e la finale del 1986.

Partiamo proprio da quella doppia sfida, che segna l’inizio di un lungo confronto tra Italia e Spagna nell’Europeo Under 21. Sulla panchina degli Azzurrini siede Azeglio Vicini, già promosso in Nazionale A dopo il Mondiale ’86 in Messico che aveva segnato la fine dell’era Bearzot. L’8 ottobre Vicini fa il suo esordio da CT a Bologna (2-0 alla Grecia) e la settimana dopo guida l’Under 21 al Flaminio di Roma: Vialli e Giannini portano l’Italia avanti, accorcia Calderè (2-1); a Valladolid, però, stesso risultato: 2-1 per la Spagna, autorete di Cravero, pari di Francini e rete di Roberto. Dal dischetto, però, è “Caporetto” azzurra, sbagliano Giannini, Desideri e Baroni, finisce 3-0. Quel gruppo, però, è destinato ad altri palcoscenici: chiusa l’avventura nella Under, in tanti seguiranno Vicini in Nazionale A, prima all’Europeo 1988 in Germania e poi al Mondiale 1990 in Italia, E come a Valladolid, saranno i tiri di rigore a impedire di festeggiare, nella sfortunata semifinale di Napoli con l’Argentina.

GLI ANNI ’90. Con gli anni ’90, inizia la serie dei trionfi: dal 1992 al 1996 il tris firmato Cesare Maldini, dal 1986 sulla panchina dell’Under dopo aver fatto parte dello staff di Bearzot fin da Spagna ’82, dove resterà fino alla fine del 1996, quando subentrerà a Sacchi come CT della Nazionale. 

L’epoca d’oro inizia nel torneo che prende il via nel 1990: Azzurrini primi in un girone complicatissimo: c’è l’Urss campione in carica, ma soprattutto la Norvegia che alla seconda gara (dopo la vittoria con l’Ungheria, 1-0 Favalli) ci batte 6-0. Maldini, però, trova un jolly nel mazzo: Renato Buso. Che decide le gare successive: gol in Ungheria (0-1), gol all’Urss sia all’andata che al ritorno (1-0 e 1-1 a Sinferopoli), portando l’Italia alla pari con i norvegesi allo scontro diretto, al Partenio di Avellino. Melli e Sordo firmano il 2-1 (gol di Strandli per gli ospiti) che vale il 1° posto nel girone. Ai quarti doppia vittoria con la Cecoslovacchia (2-1 e 0-2, reti di Melli, Favalli e Luzardi) e altrettanto in semifinale, con la Danimarca, quando si riaccende Buso: gol ad Aalborg (0.1), gol a Perugia (2-0, a segno anche Muzzi). A giugno 1992 la doppia finale con la Sveiza: all’andata 2-0 a Ferrara, dove ad ottobre 1990 era iniziato il girone contro l’Ungheria, sblocca il solito Buso, poi Sordo; al ritorno, allo stadio Värendsvallen di Vaxjo, arriva una sconfitta indolore 0-1, Italia Campione per la prima volta. Buso premiato come miglior giocatore del torneo. 

Due anni dopo, nel 1994, l’Under 21 vince il girone di qualificazione davanti al Portogallo (ko 2-0 in trasferta e vittoria in casa a Padova, 2-1 con gol di Vieri e Muzzi), che si qualifica comunque insieme agli Azzurrini. Nei quarti l’Italia Under 21 supera la Cecoslovacchia: 3-0 all’Arechi di Salerno (gol di Negro, Panucci e Vieri), sconfitta al ritorno di misura (1-0 gol di Svoboda), che regala comunque il pass per la prima Final Four a Montpellier. In semifinale c’è la Francia, padrona di casa, che schiera tra le sue fila Blanc, Zidane, Makelele e Dugarry. 

Al 90’ è 0-0 e si va ai rigori: gli Azzurrini si impongono grazie alla parata di Toldo sul tiro di Makelele e al successivo gol di Benny Carbone.In finale ritroviamo il Portogallo di Figo, Joao Pinto, Rui Costa, che avevamo già affrontato nel girone eliminatorio; la scelta di Maldini a gara in corso, con l’ingresso di Orlandini al posto di Filippo Inzaghi spezza l’equilibrio. Il neoentrato decide la finale con il “golden goal”: gran sinistro all'incrocio dei pali, a metà del primo tempo supplementare e Italia campione.

L’Europeo 1996 inizia con il primo posto nel girone di qualificazione davanti a Ucraina e Slovenia. Nei quarti superato lo scoglio Portogallo: dopo il ko a Lisbona (1-0), a Palermo successo 2-0 (Vieri e autogol di Delgado). 

La Final Four si gioca a Barcellona: in semifinale c’è di nuovo la Francia, che schiera Candela, Vieira, Dacourt e Wilthord). Questa volta l’Italia chiude il match nei 90’: nella ripresa decide un gol di Totti (1-0). In finale ci prendiamo la rivincita sulla Spagna 10 anni dopo i rigori di Valladolid: vantaggio con una punizione di Ametrano deviata da Idiakez, pareggio di Raul (con lui anche Morientes e De la Pena), Azzurrini in 9 nei supplementari per i rossi a Amoruso e Ametrano, ai rigori, dopo l’errore di Panucci, Pagotto neutralizza i tiri di De la Pena e Raul.  E Morfeo chiude i conti. 

L’anno seguente, Maldini lascia l’Under 21 dopo due giornate con 2 vittorie (3-0 alla Moldavia e 6-0 alla Georgia) perché chiamato a sostituire il dimissionario Sacchi in Nazionale A. Gli subentra Rossano Giampaglia, ma il ko in Georgia e la doppia sconfitta con l’Inghilterra comprettono la qualificazione: Italia terza dietro Inghilterra e Georgia, eliminata al primo turno.

Arriva in panchina Marco Tardelli: primo posto nel girone (7 vittorie e 1 pari) e qualificazione alla Fase Finale, in Slovacchia. Nel girone, gli Azzurrini superano Inghilterra (2-0, Comandini e Pirlo) e Turchia (3-1, Spinesi, Baronio e Ventola) e parteggiano con i padroni di casa (1-1, rete di Baronio e provvidenziali parate di Abbiati. In finale c’è la Cechia: è la grande serata di Pirlo che realizza una doppietta, su rigore e su punizione.

 

GLI ANNI ’00. Con l’Europeo 2000 – 2002 appena iniziato, Tardelli lascia l’Under 21 per andare all’Inter, al suoposto arriva Claudio Gentile, che guida gli Azzurrini alla Fase Finale in Svizzera. Primi nel girone, in semifinale troviamo quella Cechia che, battuta nella finale due anni prima in Slovacchia, si prende la rivincita nel match che si gioca a Zurigo: l'Italia va sotto 2-0, rimonta nei minuti finali fino al 2-2 con le reti di Pirlo (88’) e Maccarone (94’), ma non basterà. Nel primo tempo supplementare, infatti, arriva il 3-2 di Popsipil. I cechi completeranno poi l’impresa battendo anche la Francia in finale.

Il quinto titolo arriva nel 2004: al secondo tentativo Claudio Gentile riporta gli Azzurrini sul tetto d’Europa.Fase finale a Bochum, in Germania: si parte con un ko all’esordio con la Bielorussia (2-1, gol di Gilardino), ma la reazione frutta il 2-1 alla Serbia (doppietta di Sculli) e l’1-0 alla Croazia (De Rossi). Semifinale con il Portogallo, decisa dalla doppietta di Gilardino (e gol di Pinzi, finisce 3-1) e altro tris in finale: 3-0 alla Serbia, reti di De Rossi, Bovo e Gilardino.

 

GLI ANNI ’10. Dopo la sbornia dei 5 titoli, l’avventura dell’Under 21 perde brillantezza: nel 2006 elimninazione al girone della Fase Finale che costa la panchina a Gentile, sostituito da Pierluigi Casiraghi, che l’anno dopo, però, non fa meglio. Al secondo tentativo, nel 2009, la corsa si ferma solo in semifinale: a Helsingborg non basta il fenomeno nascente Balotelli, decide un gol di Beck, Germania in finale (1-0).

Nel 2011 l’Under 21 fallisce la qualificazione, per la seconda volta nella storia, e Casiraghi lascia il posto a Ciro Ferrara, che inizia il cammino verso l’Europeo 2013, ma dopo solo 1 anno, torna in Serie A con la Sampdoria. Sarà Devis Mangia a guidare gli Azzurrini nel finale delle qualificazioni e poi alla Fase Finale in Israele. Dove l’Under 21 chiude al primo posto il girone grazie alle vittorie sull’Inghilterra (1-0, Insigne) e sui padroni di casa (4-0, doppietta Gabbiadini, Saponara, Florenzi) e al pareggio con la Norvegia (al 90’ Strandberg e al 94’ Bertolacci). Con i Paesi Bassi in semifinale decide il gol di Borini (1-0) ed è di nuovo finale Italia – Spagna: la squadra di Devis Mangia lotta contro una formazione stellare, ma deve arrendersi 4-2 (Borini e Immobile, tripletta di Thiago Alcantara e Isco per le Furie Rosse).

Dopo Mangia, tocca quindi a Luigi Di Biagio, promosso dopo le esperienze con Under 18 prima e Under 20 poi. Al primo biennio, l’Under 21 conquista la Fase Finale del 2015 in Cechia, ma all’esordio con la Svezia, dopo il vantaggio firmato da Berardi, subiamo il sorpasso svedese (1-2) nel finale, complice l’espulsione di Sturaro. Non basteranno il pari col Portogallo e il 3-1 con l’Inghilterra per passare.

Due anni dopo, altra Fase Finale, in Polonia: 2-0 alla Danimarca (Pellegrini e Petagna) e 1-0 alla Germania (Bernardeschi) dopo il ko (3-1) con i padroni di casa. Con 6 punti siamo in testa al girone C, in semifinale troviamo però un’altra prima, la Spagna, che nelle tre partite del girone ha raccolto 3 vittorie contro Macedonia, Portogallo e Serbia, 10 gol fatti e 1 solo subito (dai lusitani). L’Italia se la gioca per tre quarti di gara: il primo tempo si chiude 0-0, nella ripresa la sblocca Saul, ma Bernardeschi, poco dopo l’espulsione di Gagliardini (doppio giallo), la pareggia. In 10 contro 11, però, gli Azzurrini non riescono a resistere: Saul ldecide la semifinale con altre due reti, tripletta per lui, finisce 1-3. Poi la Germania batterà gli spagnoli in finale.

Molto più deludente, invece, la terza avventura con Di Biagio nel 2019: per l’Europeo che si svolge in Italia, ci sono infatti grandi aspettative sugli Azzurrini, che tra l’altro si rinforzano con alcuni elementi nel frattempo passati in pianta stabile in Nazionale A: prima dell’esordio con la Spagna, nel gruppo di Di Biagio arrivano così Pellegrini, Kean, Zaniolo, Chiesa, Barella.

 E al “Dall’Ara” di Bologna la gara inaugurale, dopo il concerto di Rocco Hunt, è trionfale: dopo il gol di Ceballos in avvio, è grande Italia, che va in gol con Chiesa (doppietta) e Pellegrini (su rigore). Il 3-1 sembra spianare la strada verso il primo posto e la semifinale, ma alla seconda giornata l’Italia Under 21 scivola contro la Polonia (che aveva battuto alla prima il Belgio): finisce 0-1, mentre la Spagna batte il Belgio e torna in gioco. 

Nell’ultimo turno, la Spagna ne fa 5 ai polacchi, l’Italia batte il Belgio ed è seconda, ma nel girone C Romania e Francia, prime a punteggio pieno dopo 2 gare, chiudono 0-0 lo scontro diretto e vanno avanti insieme con 7 punti mandando a casa proprio l’Italia. È la stortura del torneo a 12, che infatti, dopo quest’episodio, sarà abbandonato a favore di uno a 16 squadre, con uno sviluppo più regolare.

GLI ANNI ’20. Dopo 6 anni, dunque, Di Biagio è sostituito da Paolo Nicolato, che con l’Under 19 e l’Under 20 aveva ottenuto ottimi risultati: 2° posto all’Europeo Under 19 in Finlandia nel 2018 (ko 4-3 ai supplementari col Portogallo) e 4° posto al Mondiale Under 20 del 2019 in Polonia (battuto in semifinale 1-0 dall’Ucraina poi Campione del Mondo).

Gli Azzurrini vincono il girone davanti a Islanda e Irlanda, con un episodio che passerà alla storia legato al Covid: nella trasferta in Islanda molti calciatori e membri dello staff risultano positivi, la gara è rinviata e per quella successiva con l’Irlanda a Pisa scende in campo l’Under 20 guidata da Alberto Bollini, che batte gli irlandesi 2-0 e contribuisce alla qualificazione dei ragazzi dell’Under 21 quel giorno in quarantena. La Fase Finale è in Ungheria e Slovenia, la prima a 16 squadre. Dopo due pareggi con Cechia (1-1, Scamacca) e Spagna (0-0), il successo con la Slovenia (4-0, Maggiore, Raspadori e doppietta di Cutrone) regala il passaggio ai Quarti, dove troviamo il Portogallo che ha vinto il suo girone a punteggio pieno. E’ il replay della finale Under 19 giocata dagli stessi calciatori due anni prima: doppietta di Dany Mota, accorcia Pobega, poi Ramos, ma Scamacca e Cutrone fanno 3-3. Si va ai supplementari, ma Jota e Conceicao firmano i colpi del ko: 5-3. Il Portogallo arriverà in finale, dove perderà con la Germania.

Nel torneo 2021 – 23, l’Italia conquista la fase finale vincendo il girone6 con autorità: 7 vittorie e 3 pareggi, 24 punti, restano staccate Irlanda (19) e Svezia (18). L’appuntamento conclusivo è di nuovo in due Paesi, come nel 2021: si va in Romania e Georgia. Il girone degli Azzurrini si gioca tutto in Romania: il sorteggio ci abbina a Francia, Svizzera e Norvegia. Si comincia con la sfida più affasciunante: Italia – Francia, a Cluj. Dopo il botta e risposta Kalimuendo – Pellegri nel primo tepo, a metà ripèresa decide il gol di Barcola (2-1). Reazione d’orgoglio con la Svizzera: 3-0 a fine primo tempo (Pirola, Gnonto, Parisi), ma nella ripresa si rischia la rimonta (3-2). Ultima giornata decisiva: con la Norvegia basterebbe un pareggio, ma a metà ripresa arriva il gol di Bothem che ci condanna. Svizzera, Italia e Norvegia alla pari a 3 punti, ma nella classifica avulsa gli svizzeri hanno 4 gol fatti e 4 subiti contro il 3-3 dell’Italia. E’ un’altra eliminazione amarissima, che chiude il ciclo di Nicolato.

OGGI. Il resto è l’attualità: sulla panchina dell’Under 21 arriva Carmine Nunziata, reduce da un 3° posto all’Europeo Under 19 nel 2022, ma soprattutto da un clamoroso 2° posto al Mondiale Under 20 del 2023, in Argentina, dove l’Uruguay in finale ci impedisce di festeggiare il primo storico mondiale giovanile (1-0).

EURO U 21 / Piazzamenti Italia

ANNO RISULTATI
1978 QUARTI
1980 QUARTI
1982 QUARTI
1984 SEMIFINALE
1978 QUARTI
1986 2° POSTO
1988 QUARTI
1990 SEMIFINALE
1992 CAMPIONE
1994 CAMPIONE
1996 CAMPIONE
1998 ELIMINATA 1° FASE
ANNO RISULTATI
2002 SEMIFINALE
2004 CAMPIONE
2006 1° TURNO FASE FINALE
2007 1° TURNO FASE FINALE
2009 SEMIFINALE
2011 ELIMINATA 1° FASE
2013 2° POSTO
2015 1° TURNO FASE FINALE
2017 SEMIFINALE
2019 1° TURNO FASE FINALE
2021 QUARTI
2023 2023

U21: Reti all time

19 GILARDINO
16 PIRLO
12 GABBIADINI
11 VIALLI
MACCARONE
10 ACQUAFRESCA
VIERI
LUCARELLI
9 PALOSCHI
MANCINI
SCULLI
BUSO
BELOTTI
IMMOBILE
BALDIERI
SCAMACCA
8 VENTOLA
BONAZZOLI

U21: Presenze all time

46 PIRLO
37 BARDI
35 BRIGHI
34 BONERA
33 FERRARI
31 ROSINA
MOTTA
DONADEL
CALDIROLA
30 GILARDINO
MARRONE
29 CORINI
28 PALOSCHI
27 PINZI
BARONIO
BOVO
BENASSI