1976
Azzurri fuori al girone per mano deI Paesi Bassi di Crujff
Reduci dal disastro dei Mondiali 1974, gli Azzurri hanno appena iniziato un nuovo percorso: in panchina, posto di Ferruccio Valcareggi, c’è Fulvio Bernardini e, dopo le prime gare, gli verrà affiancato Enzo Bearzot. Bernardini prima e la coppia Bernardini – Bearzot poi lavorano al rinnovamento della squadra con i calciatori che si stanno mettendo in luce in Serie A (Gentile, Rocca, Cuccureddu, Bellugi, Causio, Benetti, Antognoni, Zaccarelli, Pulici, Antognoni, Rocca, Roggi, Re Cecconi) e conservando alcuni della vecchia guardia (Boninsegna, Facchetti, Anastasi, oltre a Zoff che era già in rosa nel ‘68). Hanno ormai chiuso la loro carriera in Azzurro, con l’ultima partita al Mondiale in Germania 1974 nella fatal Stoccarda, alcuni mostri sacri dell’ultimo decennio: Rivera e Mazzola, Burgnich, e anche Gigi Riva. Bernardini poi recupera anche Causio e Juliano a centrocampo.
Il risultato del loro lavoro si vedrà solo due anni più avanti, al Mondiale 1978, quando poi Bearzot prenderà in mano da solo la gestione della Nazionale.
Il sorteggio dei gironi di qualificazione non ci aiuta, perché troviamo i Paesi Bassi di Crujff, la Nazionale più talentuosa dell’epoca, seconda al Mondiale in Germania e che poi sarà di nuovo seconda anche a quello in Argentina. Un calcio che sta dominando anche tra i club: il Feyenoord e poi l’Ajax hanno vinto 4 Coppe dei Campioni tra il 1970 e il 1973.
Alla prima, a Rotterdam, Boninsegna illude l’Italia, su assist dell’esordiente Antognoni servito da Juliano, poi però gli orange escono dal guscio e pareggiano: Rensenbrink anticipa, in scivolata, Rocca e Zoff, sospingendo in rete il pallone da corta distanza. Gli azzurri tengono fino all’intervallo, poi nella ripresa si scatena Cruijff, che segna una doppietta: finisce 3-1. Dopo due pareggi con la Polonia e una vittoria e un pari con la Finlandia, chiudiamo con un successo di prestigio con gli olandesi ormai qualificati: a Roma decide il gol di Fabio Capello (1-0), ma di fronte c’è una squadra ormai sazia per il primo posto, senza Cruijff, emigrante in Spagna, al Barcellona, che non lo concede alla Nazionale.
Terzi nel girone, dietro a Polonia e Paesi Bassi (che vanno avanti), il nostro Europeo finisce qui.
La Fase Finale si giocherà in Jugoslavia: in campo Cecoslovacchia, Paesi Bassi, Germania Ovest ed i padroni di casa. A sorpresa vince la Cecoslovacchia, che batte la Germania Ovest ai calci di rigore (5-3).