Nazionale U20

Gravina accoglie gli Azzurrini al loro rientro dall'Argentina. “Siete stati uno spot meraviglioso per il calcio italiano”

Dopo il secondo posto nel Mondiale di categoria, questo pomeriggio la Nazionale Under 20 è stata ricevuta nella sede della FIGC. Nunziata: “La nostra vittoria è stata coinvolgere i tifosi in Italia”

martedì 13 giugno 2023

Gravina accoglie gli Azzurrini al loro rientro dall'Argentina. “Siete stati uno spot meraviglioso per il calcio italiano”

Un lungo applauso per celebrare l’entusiasmante cammino della Nazionale Under 20, che con il secondo posto al Mondiale FIFA di categoria ha raggiunto il miglior risultato della storia azzurra nel torneo. Dalla vittoria all’esordio con il Brasile alla finale persa di misura con l’Uruguay passando per i successi contro Repubblica Dominicana, Inghilterra, Colombia e Corea del Sud: per tre settimane la squadra di Carmine Nunziata ha fatto emozionare milioni di italiani, mettendo in mostra i suoi talenti e confermando la qualità delle Giovanili Azzurre e del sistema di selezione e formazione del Club Italia.

Subito dopo il rientro in Italia, la delegazione è stata accolta nella sede della FIGC dall’applauso di tutti i dipendenti presenti e dal presidente federale Gabriele Gravina, che ha voluto rendere omaggio ai protagonisti del Mondiale argentino, dove l’Italia è riuscita a migliorare i risultati ottenuti nelle edizioni del 2017 (terzo posto) e 2019 (quarto posto). “Faccio i complimenti ai calciatori, al tecnico, al coordinatore Viscidi e a tutto lo staff – ha dichiarato Gravina - quello che sono riusciti a fare in Argentina, nonostante la sconfitta in finale, è stato uno spot meraviglioso per il calcio italiano. Abbiamo giovani talenti che richiedono di essere impiegati, senza cercare in maniera spasmodica giocatori dall'estero a mio avviso non sempre di grande qualità. In questi anni è stato fatto un lavoro strategico nel Club Italia con tecnici e staff molto preparati. Noi svolgiamo un ruolo di investimento e di formazione per questi ragazzi che riteniamo insostituibile, devono però crederci anche le società”.

Oltre alla forza del collettivo, l’Italia ha messo in mostra anche le sue ottime individualità, facendo en plein nella premiazione svoltasi al termine della finale: Pallone d'Oro (miglior giocatore) e Scarpa d'oro (capocannoniere) per Cesare Casadei, Guanto d'Oro (miglior portiere) per Sebastiano Desplanches. “È stata un’esperienza magnifica - ha sottolineato il tecnico Carmine Nunziata - il merito va alla FIGC, a tutta la delegazione che ci ha sostenuto durante la competizione e in particolare a voi calciatori. Avete dimostrato a tutti di essere un gruppo fantastico, siete stati squadra, avete giocato a calcio e vi siete divertiti. La nostra grande vittoria è stata coinvolgere i tifosi qui in Italia”. Le parole del tecnico hanno preceduto il ringraziamento e il saluto ai presenti del segretario generale della FIGC Marco Brunelli, del coordinatore delle squadre nazionali giovanili maschili Maurizio Viscidi e del capo delegazione della selezione Under 20 Marcello Nicchi.

Dopo l’incontro, durante il quale è stato proiettato un video emozionale che ha ripercorso i migliori momenti dell’avventura azzurra, ai microfoni dei cronisti presenti è intervento proprio Desplanches. “Siamo consapevoli di aver raggiunto un risultato storico e di aver giocato un grande Mondiale – queste le parole del portiere di proprietà del Vicenza - siamo contenti anche se perdere in finale fa molto male. Torniamo a casa con un argento che rappresenta un grande traguardo. Abbiamo dimostrato che i giovani forti, in Italia, ci sono. Abbiamo giocato con Brasile e Inghilterra, nazioni che credono molto nei giovani e abbiamo dimostrato di potercela giocare. Bisogna credere di più nei giovani e non aspettare troppi anni di gavetta, bisogna rischiare e buttarci dentro prima".

Molto soddisfatto di aver regalato emozioni ai tifosi e di essere arrivato in finale anche Tommaso Baldanzi: “Abbiamo fatto la storia, siamo orgogliosi – ha aggiunto il trequartista dell’Empoli, uno dei pochi calciatori dell’Under 20 ad aver già un posto stabile tra i ‘grandi’ - la Serie A ti dà molta esperienza, ringrazio la società che mi ha dato fiducia e mi ha fatto vivere questa stagione e 13 anni fantastici”.

 

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La squadra dell'Under 20 rientra in Italia