Dal futsal nei dilettanti, al calcio nei professionisti. Massimo e Mattia Turella, rispettivamente attaccante della Ternana e del Venezia Under 17, non sono due gemelli come gli altri e, domenica scorsa, ne hanno data un'altra dimostrazione andando a segno, entrambi su calcio di rigore, a distanza di poco più di un quarto d'ora l'uno dall'altro, in due partite differenti: il primo al 26' di Lazio-Ternana 5-2 e il secondo all'8' di Venezia-Hellas Verona 2-4.

MASSIMO. "Cerco di fare del mio meglio - sottolinea l'attaccante rossoverde - provando ad aiutare i miei compagni". Compagni che, fino a questo momento, hanno giovato dei suoi 5 gol in 12 apparizioni (miglior marcatore della formazione di Romeo Rodolfo), frutto di una crescita personale avvenuta proprio grazie all'esperienza ternana: "Mi hanno fatto diventare il ragazzo che sono oggi - ci tiene a dire - facendomi crescere, non solo come calciatore, ma soprattutto come persona: li ringrazierò sempre per l'opportunità che mi hanno dato". Un'opportunità grazie alle quale ha avuto la fortuna di poter ammirare da vicino calciatori come il centrocampista uruguaiano Gastón Pereiro ("mi piace moltissimo") senza dimenticarsi, però, di chi ha sempre creduto in lui, a partire da suo fratello Mattia: "È la mia spalla - aggiunge - e ci vogliamo un bene immenso: ho un rapporto magnifico con lui ma c'è una sana rivalità, come tra tutti i fratelli".

MATTIA. "Voglio aiutare la squadra con i miei gol e assist - specifica l'attaccante arancioneroverde - ma, soprattutto, con prestazioni di livello". Prestazioni che, ad oggi, lo incoronano come il miglior realizzatore dagli undici metri dell'intera categoria con 6 centri e il capocannoniere della formazione di Jordi Fernández Lie con 8 reti in 20 partite: "A Venezia mi trovo molto bene - aggiunge -, fin da quando sono arrivato due anni fa (agosto 2022, ndr)". In arancioneroverde, oltre a trovare la sua dimensione, Mattia ha trovato un'importante fonte d'ispirazione ("mi piace moltissimo il modo di giocare e gestire la palla di Gianluca Busio") senza, però, dimenticare i suoi punti fermi: "Mio fratello è la persona più importante della mia vita - sottolinea l'attaccante del Venezia - insieme ai miei genitori (Maurizio e Raffaella, ndr) e mia sorella (Martina, ndr): tra me e lui c'è una sana competizione. È andato via di casa un anno prima di me, in Under 15, ma ci sentiamo praticamente sempre".

Nati il 28 agosto 2007 a Roma hanno iniziato giocando a futsal all'età di 6 anni nella Dabliu, società dilettantistica della Capitale, prima di trasferirsi al CT EUR. Il passaggio al calcio è arrivato ad ottobre 2016, quando sono entrati a far parte del settore giovanile della Roma, dove hanno militato per quattro stagioni prima di passare all'Urbetevere. In gialloblù, dopo appena un anno, le loro strade si sono divise con Massimo che ha preso la via di Terni prima che Mattia, la stagione successiva, prendesse quella di Venezia. E anche a più di 450 chilometri di distanza continuano ad inseguire il loro sogno (quasi in simbiosi).