
Enzo Pierre Aubameyang, il talento della Pro Patria con il calcio nelle vene: "Voglio rendere fiera la mia famiglia"
L'attaccante 2008, protagonista di 10 reti in 19 partite con l'Under 17 di Fabio Franceschina, è figlio dell'ex calciatore Catilina e nipote del campione Pierre-Emerickvenerdì 11 aprile 2025

C'è un posto nel cuore della Corsica, tra i profumi del mirto e il vento che accarezza le colline di Bocognano, dove un bambino di quattro anni comincia a rincorrere qualcosa che non è solamente un pallone, ma un sogno. Si chiama Enzo Pierre Aubameyang.

Cognome piuttosto noto, perché il calcio, in famiglia, non è un'opzione, ma un destino. Lo respira dentro casa, a partire dal nonno Pierre François 'Yaya' Aubameyang, ex calciatore e assistente tecnico della Nazionale del Gabon dal 2016 al 2018, passando per il papà Catilina, che ha indossato le maglie della Reggiana (dal ’98 al 2000) e del Milan (dal 2000 al 2003), vincendo una Champions League e una Coppa Italia nella stagione 2002/2003, fino agli zii: William-Fils 'Willy' Aubameyang, che ha giocato con Triestina, Milan, Avellino e Monza, e il più noto Pierre-Emerick Emiliano François Aubameyang, quello che trasforma il contropiede in arte, il centravanti dell'Al-Qadisiyya Club in Arabia Saudita, che, dopo le giovanili nel Milan, ha indossato le casacche di Borussia Dortmund, Arsenal, Barcellona, Chelsea e Marsiglia.
Enzo non si è mai cullato sul proprio cognome, ha preferito sempre onorarlo in campo. Dalla Corsica alla Svizzera, con mamma Letitia. Due anni al Martigny, poi una selezione cantonale, una sorta di piccola nazionale. La frontiera non l'ha mai fermato. Anzi, lo ha formato. Poi il ritorno in Italia, con il papà. Un anno nel Torino Club, società dilettantistica dell'ex calciatore Marco Parolo. E infine, la Pro Patria. In cui milita da tre stagioni. Una casa.
Enzo Pierre gioca nell’Under 17, come attaccante. 10 gol in 19 partite nel girone A. E non sono 10 reti qualsiasi. Sono dieci promesse mantenute. "Ci tenevo a ritrovare il feeling con il gol", confessa. Se l'era posto come obiettivo a inizio stagione. E lo ha fatto. I biancoblù sono noni in classifica con 35 punti. Lui guarda avanti, ma senza dimenticare compagni, staff e società. "Se sono riuscito a raggiungere certi obiettivi - sottolinea -, il merito è di tutti". Semplicemente parole da leader.
Un leader che, nel calcio, ha due modelli di riferimento. Il primo è lo zio, Pierre-Emerick. "Un esempio di vita dentro e fuori dal rettangolo verde - racconta -. Abbiamo un bellissimo rapporto e, quando viene in Italia, ci ritagliamo sempre un momento tutto nostro, in cui giocare a calcio insieme". L'altro è Neymar. Fantasia pura. Quella che cerca anche lui in ogni giocata. Il suo modo di ordinare il caos.
La sua ambizione, però, è un'altra. Più profonda. "Voglio rendere fieri i miei genitori e la mia famiglia". Non pensa a traguardi personali, ma parla di orgoglio e di valori. Una linea retta che collega la Corsica a Busto Arsizio, passando per ogni campetto, ogni allenamento e ogni sorriso condiviso con Nei, il fratello più piccolo, e Pierre, quello più grande.
Enzo Pierre corre per costruire. Ogni sprint, ogni dribbling e ogni gol sono un mattone. Perché questo ragazzo con la maglia della Pro Patria non ha ancora diciassette anni, ma ha già capito qualcosa che molti imparano troppo tardi: per capire chi sei, a volte, devi prima capire chi non sei. E poi, finalmente, diventare Enzo Pierre. Il cognome lo conoscevamo. Ora cominciamo a scoprire il nome.
STORIA. Nato il 27 ottobre 2008 in Francia da papà Catilina, ex calciatore, e mamma Letitia, ha iniziato a giocare a calcio all’età di 4 anni nei dilettanti del Bocognano, in Corsica. Dopo il trasferimento della madre in Svizzera, è passato al Martigny, dove ha giocato per due stagioni. Successivamente è entrato a far parte del Canton, una selezione che riunisce i migliori talenti dei cantoni svizzeri. Nel marzo 2022 si è trasferito in Italia per raggiungere il padre e si è tesserato con il Torino Club, scuola calcio dell'ex centrocampista Marco Parolo. Nell'ottobre dello stesso anno è approdato nel vivaio della Pro Patria, dove milita tuttora: nella stagione in corso ha collezionato 19 presenze (1336 minuti giocati) e realizzato 10 reti nel girone A del campionato Under 17, agli ordini di mister Fabio Franceschina.