Non solo l’International Beach Soccer. Il Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, nel weekend, ospiterà anche il torneo internazionale organizzato dalla FIGC e dal suo Settore Giovanile e Scolastico riservato a formazioni composte nel segno dell’inclusione: rifugiati e membri della comunità ospitante, calciatori e calciatrici. L’iniziativa non è una competizione ufficiale UEFA, ma un torneo ideato dalla FIGC grazie al contributo del UEFA Football and Refugees Grant Scheme 2023-24 ricevuto dalla Federazione quale iniziativa di incontro, inclusione e allenamento in avvicinamento alla “Unity Euro Cup” organizzata dalla UEFA in programma il 10 ottobre a Nyon. L’evento avrà inizio oggi, venerdì 5 luglio, per concludersi nella giornata di domenica 7.

A partecipare saranno i Refugee Team provenienti da Slovenia, Ucraina, Italia nonché una selezione della Toscana, formata in gran parte da giocatori che nel 2024 hanno preso parte al progetto RETE, che quest’anno ha registrato un record di circa 2.800 partecipanti. Per i rifugiati sarà soprattutto un’occasione per utilizzare il calcio come strumento educativo e veicolo di inclusione, in una location che – oltre all’International Beach Soccer – in questi giorni ospita anche diversi atleti che nelle prossime settimane saranno impegnati nei Giochi Olimpici di Parigi. Per questo motivo, non ci sarà una squadra vincitrice, ma il torneo sarà l’opportunità per tutti di godere di un’esperienza di aggregazione, arricchita da momenti extracalcistici come una visita alla città di Pisa, una serata di festa da vivere assieme e la partecipazione ad attività sociali coordinate dagli psicologi del Settore Giovanile della FIGC.

'STORIE A TUTTO CAMPO' In occasione dell’inizio del torneo, da oggi su Vivo Azzurro TV – la piattaforma OTT della FIGC disponibile su App Store, Google Play e al sito www.vivoazzurrotv.it – è online il docu-film che racconta l'avventura della selezione italiana nell’ultima UEFA Unity Euro Cup disputata, quella del 2023 a Francoforte (Germania). L’Italia, infatti, per il secondo anno consecutivo ha presentato la sua squadra, formata da 11 ragazzi provenienti da diversi Paesi del mondo, ognuno con una storia da raccontare e un suo background, ma tutti uniti dalla passione per il calcio e dall’orgoglio di vestire la maglia azzurra. 

Un’avventura partita da Coverciano e che si è conclusa in Germania, in cui il Settore Giovanile e Scolastico ha fornito supporto nell'organizzazione, nella logistica e nella selezione nell’ambito del Progetto RETE-Refugee Teams. Accompagnata dall’Ambassador Marco Tardelli, campione del mondo nel 1982, la squadra italiana si è classificata al quarto posto. All’interno del docu-film, anche le interviste ai protagonisti, con gli occhi emozionati di chi sa di aver vissuto un sogno.