Giovanni Silvestri
Presidente FIGC dal 1905 al 1907Il commendatore Giovanni Silvestri, imprenditore milanese di grande successo (la sua “Miani e Silvestri divenne una delle maggiori realtà economiche milanesi, con 4 000 dipendenti, diventando poi Officine Meccaniche, in seguito una consociata del gruppo FIAT), nel 1905 è eletto dall'Assemblea Federale alla carica di Presidente della FIF.
L’anno prima, nel 1904, i dirigenti milanesi Luigi Bosisio e Daniele Angeloni all'assemblea federale dapprima a Torino e poi a Genova, convinsero le società a trasferire la sede federale da Torino a Milano: la rivalità tra i club delle due città animerà fino agli anni ’20 il football italiano, con sfere di influenza che portano a diversi trasferimenti della sede e all’elezione di Presidenti di riferimento dell’ambiente imprenditoriale milanese o di quello più nobiliare – militare piemontese.
Silvestri affida a Bosisio, ex calciatore della Mediolanum, il ruolo di segretario della Federazione e, appena eletto, rappresenta il calcio italiano nel momento del suo ingresso nella FIFA, nel 1905, un anno dopo la costituzione dell’organismo calcistico mondiale.
Dopo due anni di presidenza, in un’epoca segnata da una accesa contesa politica nell’ambito della Federazione, nel 1907 non verrà rieletto. Il malumore delle società, ufficialmente, deriva dalla mancanza di provvedimenti disciplinari a seguito dei disordini avvenuti durante l'incontro Juventus-Genoa.
Nel 1924 divenne senatore, tra il 1919-20 fu presidente della Confindustria.
Nella cerimonia a Palazzo Tursi a Genova il 27 febbraio 1949 la FIGC gli ha conferito il riconoscimento post-mortem di "pioniere del calcio italiano” con il distintivo d'onore per i dirigenti che avevano dato un contributo rilevante allo sviluppo del gioco del calcio in Italia nel periodo 1898-1914.