Bruno Zauli

Commissario Straordinario nel 1958-59

Bruno Zauli, Commissario Straordinario FIGC tra il 1958 e il 1959, può essere considerato il padre della struttura federale moderna: la riforma della federazione varata durante il suo mandato, infatti, ha riorganizzato le diverse unità come oggi, più o meno, le conosciamo.

Il 15 gennaio 1958 la sconfitta della Nazionale in Irlanda del Nord (2-1) segna la prima mancata qualificazione ad una Fase Finale di un Mondiale, quello del 1958 in Svezia (fino ad allora l’Italia era stata assente solo nella prima edizione del 1930, per scelta).

Il Presidente del CONI Giulio Onesti decide allora il Commissariamento della FIGC che mette fine al lungo mandato di Ottorino Barassi, 14 anni tra periodo commissariale (1944-46) e Presidenza (1946-58). Onesti sceglie il Segretario del CONI, Bruno Zauli, affidandogli il compito di riorganizzare il calcio italiano e avviare un profondo risanamento del sistema.

In un periodo relativamente breve, meno di 2 anni, Zauli riforma completamente la FIGC.

Al vertice, per il Professionismo (Serie A e B) vengono regolamentati i contratti dei giocatori con la quantificazione degli oneri previdenziali superando così la Carta di Viareggio del 1926.

Vengono istituite:

  • la Lega Nazionale Semiprofessionisti (che sarebbe poi evoluta in Lega Serie C e oggi in Lega Pro) per il bacino a metà tra il vertice e la base
  • la Lega Nazionale Dilettanti, rendendo dilettantistici i campionati regionali.
  • il Settore Tecnico per la formazione degli allenatori
  • il Settore Giovanile (evoluzione della Lega Giovanile sorta nel ’46

La sua impronta sul calcio di oggi, tra l’altro, non resta solo sulla carta, ma anche nel Centro Tecnico Federale di Coverciano che proprio Zauli, alla fine del suo mandato, il 6 novembre 1958, inaugura, completando il lavoro del marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano.

Tra gli altri incarichi ricoperti nel mondo dello sport, fu il primo Presidente eletto della FIDAL nel 1946 restando in carica fino al 1957, Vice Presidente del Comitato Esecutivo dei Giochi della XVII Olimpiade di Roma (1960), Presidente del Comitato Europeo della IAAF (1962).