Alfonso Ferrero di Ventimiglia

Presidente FIGC nel 1911

Alfonso Ferrero di Ventimiglia, nobile torinese legato alla Casa Savoia, nel 1911 viene eletto Presidente della FIGC e ne riporta la sede a Torino, 6 anni dopo il trasferimento a Milano.

Era stato uno dei pionieri del football in Italia: nel 1889 è tra i fondatori, insieme a Luigi Amedeo di Savoia-Aosta ed al Barone Cesana, del club “Nobili Torino”, seconda squadra italiana dopo il Torino FCC (1887), con il quale si sarebbe fuso dando vita all'Internazionale Torino. Nel 1898, scende in campo con il Torinese nel primo campionato italiano di calcio, per entrare poi nel club da dirigente.

La sua Presidenza federale, però, fu breve: la sconfitta con la Francia (3-4) a Torino nel marzo 1912, infatti, alimenta i malumori sempre più diffusi, per i primi casi di professionismo, per la gestione ambigua delle squalifiche, per la nuova formula del campionato secondo criteri geografici.

Nel 1899 fu tra i fondatori della FIAT. Fu presidente dell'UAI, poi diventato ACI, dal 1904 al 1905. Dal 1913 al 1932 fu Presidente della Federazione Italiana Scherma.

Nella cerimonia a Palazzo Tursi a Genova il 27 febbraio 1949 la FIGC gli ha conferito il riconoscimento post-mortem di "pioniere del calcio italiano” con il distintivo d'onore per i dirigenti che avevano dato un contributo rilevante allo sviluppo del gioco del calcio in Italia nel periodo 1898-1914.