Il primo campionato italiano di calcio: il Genoa Campione d’Italia 1908

La Federazione Italiana Football, costituita nel marzo 1898, inizia subito a lavorare all’organizzazione del primo campionato italiano di football, con l’obiettivo di affermare definitivamente la titolarità sull’organizzazione delle competizioni calcistiche fino a quel momento promosse dalla Federazione Ginnastica d'Italia (allora FGNI, oggi FGI). Le squadre di calcio, infatti, erano nate proprio come sezioni specifiche all’interno delle società di ginnastica con una lunga tradizione. Era stata proprio la FGNI a organizzare campionati di calcio già nel 1896 a Treviso (vittoria della Società Udinese di Ginnastica e scherma) e nel 1897 (Unione Pro Sport Alessandria).

La FIF decise di anticipare la FGNI che aveva in programma in agosto le finali del suo campionato (avrebbe vinto la Palestra ginnastica ferrara a Torino): la Serie A nasce di fatto l’8 maggio 1898, al Velodromo Umberto I (Piazza d’Armi), scelto per l'occasione dell'esposizione internazionale di Torino per i cinquant'anni dello Statuto Albertino. Si iscrivono al quadrangolare 4 squadre, tre torinesi e una genovese: Ginnastica Torino, Internazionale Torino, Torinese e Genoa. Il programma prevede semifinali e finale in un’unica giornata. Assente la SED Mediolanum, a causa dei tumulti scoppiati a Milano in quei giorni contro l’aumento del prezzo del pane. Tra il 6 ed il 9 maggio 1898 le proteste sono represse dal Generale Bava Beccaris che spara contro la folla: muoiono 80 persone e oltre 400 rimangono ferite (due anni dopo l’anarchico Gaetano Bresci vendicherà questa reazione uccidendo a Monza il Re Umberto I).

Il duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia-Aosta mise in palio una coppa per il club vincitore e una targa da consegnare a ogni rappresentante della squadra campione. La coppa sarebbe rimasta di proprietà alla squadra che avesse vinto il torneo per tre volte: ci riuscirà il Genoa nel 1900.

L’Internazionale Torino supera 2-1 la Torinese, mentre il Genoa batte la Ginnastica Torino 2-0. In finale, il Genoa si impone ai supplementari 2-1 (segnano Bosio per i torinesi, Spensley e Leaver per i genoani) e si laurea Campione d’Italia. La squadra del Genoa era composta da Baird in porta; difesa con de Galleani e Spensley, centrocampo con Pasteur, Ghiglione e Ghigliotti; in attacco Le Pelley, Leaver, Bertollo, Bocciardo e Dapples. Arbitro di tutti gli incontri fu il torinese Adolf Jourdan, commerciante e dirigente della Internazionale Torino.

Da quel primo campionato, inizia la storia del calcio italiano: il Genoa vince 6 scudetti fino al 1904, due volte tre anni di fila con in mezzo la vittoria del Milan (1901): in quegli anni si adotta la formula “challenge”, che permette alla squadra Campione d’Italia di entrare in gioco direttamente in finale, contro l’avversaria che vince le eliminatorie. Dal 1905, invece, si passa alla classica formula campionato nella quale tutte le partecipanti partono dalle eliminatorie.

Nel frattempo, vanno avanti i campionati di calcio della FGNI, nei quali continuano a partecipare anche squadre iscritte alla FIF (la Mediolanum vince nel 1901, il Milan e l’Andrea Doria vincono insieme dopo lo 0-0 in finale nel 1902, il Milan vince 4 volte di fila fino al 1907), ma con l’affermazione del campionato di calcio della FIF, la competizione della FGNi diventerà sempre meno rilevante, fino alla definitiva sospensione nel 1913.