1911: esordio maglia azzurra

E 'il colore del cielo, è diventato il simbolo sportivo del nostro Paese: la maglia azzurra, compagna di viaggio della Nazionale, nasce il 6 gennaio 1911, alla terza partita ufficiale, la seconda in casa, dopo le prime due giocate nel 1910 (vittoria 6-2 con la Francia a Milano e ko 6-1 a Budapest con l’Ungheria). Appuntamento di nuovo a Milano, all’Arena Civica, come per l’esordio del 15 maggio 1910, il giorno della Befana dell’anno successivo, per il replay con i magiari. Dopo le prime due partite giocate in maglia bianca, questa volta l’Italia scende in campo con una divisa azzurra e sul petto lo stemma sabaudo di casa Savoia. Ed è proprio in onore della Dinastia Regnante in Italia che si sceglie l’Azzurro, che fa il suo esordio però con una sconfitta. In una Milano imbiancata dalla neve e davanti a 5.000 spettatori, infatti, l'Ungheria si impone 1-0 (rete di Schlosser ai 23'). In campo ci sono sei giocatori della Pro Vercelli, la squadra che stava dominando in Italia (tre scudetti di fila fino al 1909, poi altri due nel 1911 e 1912), compreso il capitano Milano. In panchina c’è una Commissione Tecnica guidata da Umberto Meazza, che ad agosto sarà il primo Presidente della neonata Associazione italiana degli arbitri. Con lui il gruppo dei selezionatori è formato da Recalcati, Crivelli, Camperio e Gama.

Da allora la maglia azzurra ha accompagnato la Nazionale nelle sue diverse fogge, prima con lo scudetto sabaudo e poi con quello tricolore sul petto, indossata dai campioni del nostro calcio. E, dopo la scelta della Nazionale di calcio, l'azzurro è poi diventato poi il colore di tutte le nazionali italiane di ogni altro sport.