Il 2 marzo del 1886 nasceva a Torino un uomo che grazie ai suoi successi sarebbe diventato leggenda: Vittorio Pozzo.
Dopo aver contribuito a fondare il Torino F.C., squadra con la quale chiude la sua carriera da calciatore, nel 1912 prende in mano la guida della Nazionale italiana. Il primo obiettivo sono i Giochi Olimpici di Stoccolma, ma gli Azzurri sono eliminati al primo turno e Pozzo rassegna le dimissioni per tornare a dedicarsi al club granata.
Siede sulla panchina dell'Italia per la seconda volta ancora in occasione di un'edizione delle Olimpiadi, quelle di Parigi del 1924. Stavolta gli Azzurri arrivano fino ai Quarti: un risultato dignitoso, ma non abbastanza da evitare nuove dimissioni da parte del commissario tecnico.
La terza chiamata è quella giusta e arriva nel 1929 su volere del presidente della FIGC Leandro Arpinati. Pozzo crea la sua squadra degli “Invincibili” e per l'Italia inizia un decennio d'oro che la vede trionfare due volte ai Mondiali, due volte nella Coppa Internazionale ed una volta alle Olimpiadi. Ancora oggi Pozzo è l'unico commissario tecnico in assoluto ad aver conquistato due Coppe del Mondo e la medaglia d'oro conquistata dai suoi a Berlino nel 1936 è tuttora l'unica del calcio italiano nella storia dei Giochi Olimpici.
Grazie alla sua carriera leggendaria, nel 2011 Pozzo ha ottenuto anche il Riconoscimento alla memoria nella Hall of Fame del calcio italiano.