Esordi Azzurri

Dopo la delusione dei Mondiali ’86 fu rinnovamento. Il debutto di Maldini tra i volti nuovi scelti da Vicini

Già protagonista col Milan, lo divenne subito anche in Nazionale. Terzo per presenze in maglia azzurra e due trionfi sfiorati per questo grande Capitano

lunedì 23 marzo 2020

Dopo la delusione dei Mondiali ’86 fu rinnovamento. Il debutto di Maldini tra i volti nuovi scelti da Vicini

A pochi mesi dal Campionato Europeo, Paolo Maldini fece il suo esordio nella Nazionale maggiore, scrivendo il suo nome negli annali di una storia che lo avrebbe visto protagonista assoluto. Palcoscenico dell'importante debutto fu Spalato, dove gli Azzurri affrontavano in amichevole la Jugoslavia. Era il 31 marzo 1988.

Giovane di bellissime speranze, figlio d'arte della leggenda rossonera e allenatore dell'Under 21 Cesare Maldini, Paolo a 19 anni era già asse portante del nuovo Milan di Arrigo Sacchi. Un club che si apprestava a dominare la scena calcistica planetaria. 

Convocato in Nazionale dal Ct Azeglio Vicini, scese in campo al 55', rilevando Francini, in un incontro che aveva visto gli Azzurri passare in vantaggio al 10', grazie a una spizzata di testa di Gianluca Vialli, ed essere raggiunti sul definitivo 1-1 da un altro colpo di testa, marcato da Jakovljevic a fine primo tempo.

La prova del promettente laterale difensivo convinse Azeglio Vicini che, dopo la deludente campagna del Mondiale 1986, promosse un profondo rinnovamento generazionale nelle fila azzurre. Maldini entrò subito in pianta stabile nel gruppo, facendo parte anche della selezione che raggiunse la semifinale nel torneo continentale di scena quell’anno in Germania Ovest. Una competizione che vide trionfare l’Olanda di Gullit e Van Basten su quell’Unione Sovietica che batté gli Azzurri in semifinale, con Maldini titolare, come del resto in tutte le quattro gare disputate.

Seguirono quattro Mondiali e altri due europei che lo videro protagonista con l’Italia, guidata in campo coi gradi di Capitano dal 1996 al 2002. Due brucianti trionfi sfiorati, rispettivamente ai rigori del Mondiale americano 1994 e a causa del golden goal di Trezeguet nell’Europeo 2000. Si contano 126 presenze - il terzo Azzurro di sempre - e 7 reti nel suo percorso in Nazionale.

L'ITALIA DELL'ESORDIO DI PAOLO MALDINI

Zenga - Bergomi, Francini (Maldini 55), Baresi, Ferri - De Agostini (Fusi 74), Donadoni, De Napoli - Mancini, Vialli, Giannini