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Lettera da Poznan

martedì 26 giugno 2012

Lettera da Poznan

Poznan, 26 giugno 2012- Ci è giunta la lettera di Carlo Paolicelli, Presidente del Club dell'Italia a Poznan. Il testo, scritto prima della gara contro l'Inghilterra, ci rende partecipi dell'atmosfera di festa e calcio che si è respirata a Poznan durante le gare degli Azzurri contro Croazia e Irlanda.

 

"A poche ore dai quarti di finale un drappello di tifosi azzurri con tanto di maglia e tricolore in pugno entra nella Fan Zone. Si tratta sicuramente di un gruppo di italiani provenienti dalla vicina Germania che sono venuti per il weekend a Poznan, e per l'occasione non si vogliono perdere l'emozione dei quarti di finale.

 

I riflettori sulla scena di Poznan non si sono ancora spenti. La Fan Zone rimarrà aperta fino al 2 luglio, riempiendosi ogni sera dei sostenitori della squadre più forti d'Europa.

 

Oggi sono attesi più di 15.000 spettatori, tifosi dell'Italia e dell'Inghilterra, ma anche abitanti di Poznan che tifano per le due squadre.

 

Da quando la Nazionale Polacca è stata esclusa dal Campionato Europeo, la tifoseria di Poznan si è divisa in numerose correnti, e noi Italiani possiamo contare su un rafforzamento dei ranghi. Una mano ci serviva proprio.

 

Già alla vigilia di Italia-Croazia del 14 giugno, gli Italiani presenti erano poco più di 5.000 a fronte di oltre 15.000 Croati; decisamente meglio in occasione dell'ultima partita di qualificazione, il 18 giugno, quando abbiamo sfiorato le 12.000 presenze, a fronte di oltre 20.000 tifosi irlandesi.

 

 Non tutti i tifosi sono entrati allo Stadio Comunale di Via Bulgarska, alcune centinaia di supporter si sono accalcati anche nei pressi dei maxi-schermo della Fan Zone di Piazza Wolnosci.

 

Ma sia allo Stadio che alla Fan Zone si poteva percepire, sin dalle prime ore del pomeriggio, un clima straordinario di profonda amicizia fra le tifoserie avversarie.

 

A Poznan si è respirato un clima di puro sport in un’atmosfera mitteleuropea, in grado di unire le tifoserie italiane, croate e irlandesi in nome del comune divertimento; forse con la consapevolezza di dover lanciare un messaggio positivo in un periodo in cui l'Europa sembra dividersi, ma che – paradossalmente - nel nome della competizione calcistica si è riunita.

 

Questo clima di esuberante amicizia, di intonazione comune di inni goliardici, e abbracci fra i tifosi di Italia e Irlanda, squadre che si sarebbero poi contese la qualificazione, ha invaso la sera prima delle partite all'ombra del Ratusz a Stary Rynek. Il centro d'Europa era lì.

 

Il quartiere generale della tifoseria polacca, all'Osteria dei due Capretti, sembrava essere uno squarcio dell'Italia bella, sorridente, festosa d'altri tempi... I tavolini sulla piazza erano pieni di magliette azzurre e verdi.

 

Poznan è  stata una città che ci ha saputo sorprendere per la sua efficienza, incantare con la sua bellezza e con il suo carattere apertamente europeo. Ed è stata questa mistura a rafforzare nei tifosi italiani la consapevolezza che potevamo farcela a rompere il fato dei pareggi al Comunale di Via Bulgarska.

 

E già dalla sera di lunedì 18 giugno, quando l'Ambasciatore d'Italia in Polonia, Riccardo Guariglia, è salito sul palco principale della Fan Zone con il Sindaco di Poznan, Ryszard Grobelny, per ringraziare le tifoserie italiana e irlandese per la loro esemplare sportività allo Stadio come alla Fan Zone, tutti noi abbiamo creduto che Poznan ci avrebbe portato fortuna.

 

Con i nostri Azzurri ormai in partenza per i quarti di finale ci siamo sentiti tutti un popolo di Campioni".

 

(Vivoazzurro.it)