Alessandro Mazzola, detto “Sandro”, si direbbe sia stato un predestinato, dal momento che fu scoperto nelle giovanili del club Nerazzurro proprio dal leggendario Giuseppe Meazza, e suo padre fu Valentino Mazzola, leggendario campione del Grande Torino, scomparso nella tragedia aerea di Superga nel 1949.

 

Se Valentino fu un simbolo del Torino, Sandro lo fu dell’Inter. Di fatto giocò tutta la carriera nel club milanese, in particolare nella “Grande Inter”, allenata dal “Mago” argentino Helenio Herrera, che negli anni ’60 dominò in Italia in Europa e nel Mondo.

 

La sua prima apparizione in Serie A risale al 1961, quando l’Inter schierò la formazione Primavera contro la Juventus.

 

Nel 1964 Mazzola vinse la sua prima Coppa dei Campioni, segnando una doppietta nella finale vinta a Vienna per 3-1, contro il Real Madrid di Alfredo Di Stefano. Nel settembre di quell’anno l’Inter vinse anche la Coppa Intercontinentale, dopo tre durissime gare (un gol lo segnò anche Mazzola) contro l’Independiente di Avellaneda.

Nel 1965, i Nerazzurri bissarono sia il successo europeo che quello mondiale.

 

Con l’Italia, Mazzola debuttò nel 1963, e disputò tre campionati del mondo (1966, 1970 e 1974), arrivando in finale nel 1970 (nel torneo della storica “staffetta” con Rivera), e vinse il Campionato Europeo nel 1968.

 

Dopo il Mondiale del 1974 si ritirò dalla squadra azzurra, da secondo giocatore più presente di sempre, all’epoca, dietro a Giacinto Facchetti.