L'11 agosto del 1970 a Latisana, in provincia di Udine, nasce Gianluca Pessotto, esterno poliedrico, vice-Campione d'Europa con l'Italia nel 2000.
Cresciuto nelle giovanili del Milan, dopo una lunga gavetta nelle categorie minori debutta in Serie A a 24 anni con la maglia del Torino. L'ottima stagione disputata con i granata gli spalanca le porte al discusso trasferimento ai “cugini” della Juventus.
La scelta coraggiosa sarà comunque ampiamente premiata, perché al primo anno in bianconero Pessotto conquista da protagonista la UEFA Champions League, calciando anche uno dei rigori decisivi nella Finale di Roma contro l'Ajax.
Con la Juventus vincerà praticamente tutto: oltre al massimo trofeo continentale, mette in bacheca anche 4 Scudetti, 4 Supercoppe italiane, una Supercoppa europea UEFA ed una Coppa Intercontinentale.
Come nei club, anche in Nazionale Pessotto è apprezzato da tutti i commissari tecnici, che lo premiano per la sua duttilità e per il rendimento costante.
È Arrigo Sacchi a farlo debuttare in Azzurro nel 1996, ma è con Cesare Maldini che prende parte alla sua prima grande manifestazione: il Mondiale in Francia del 1998.
Con l'arrivo in panchina di Dino Zoff, il ruolo di Pessotto non si ridimensiona. È tra i protagonisti dei Campionati Europei del 2000 in Belgio e Olanda, dove salta una sola partita. In Finale, in particolare, serve l'assist per la rete di Marco Delvecchio e gioca tutti e 103 i minuti della gara contro la Francia, prima del beffardo golden goal di Trezeguet.
Sotto la guida di Giovanni Trapattoni gioca la sua ventiduesima ed ultima partita in Azzurro: una semplice amichevole contro l'Uruguay, nel corso della quale però Pessotto rimedia un brutto infortunio che lo costringe a saltare i Mondiali del 2002 in Corea e Giappone e a chiudere, di fatto, la sua avventura in Nazionale.