Il 3 luglio 1998 l'Italia affronta la Francia padrona di casa ai Mondiali transalpini nell'atteso quarto di finale dello Stade de France. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni, con ben 80.000 spettatori presenti sugli spalti dell'impianto di Saint-Denis. Al centro della retroguardia Azzurra il Ct Cesare Maldini conferma il 34enne Giuseppe Bergomi, chiamato a sostituire l'infortunato Alessandro Nesta. Per l'esperto centrale milanese si tratta di una partita dal significato particolare: l'81esima presenza in Nazionale coincide anche con il commiato alla maglia dell'Italia. L'ultima apparizione dello “Zio”, alla sua quarta partecipazione ad un Mondiale, viene resa più amara dalla cattiva sorte. Gli Azzurri infatti devono arrendersi dinanzi alla lotteria dei calci di rigore, dopo aver terminato a reti inviolate i tempi supplementari. L'Italia dunque cede il passo ai futuri campioni del Mondo, uscendo però a testa alta, proprio come Bergomi che riscrive inaspettatamente un'altra pagina, l'ultima, della sua straordinaria storia d'amore con la Nazionale.