Adolfo Baloncieri, sesto miglior marcatore nella storia azzurra
lunedì 27 luglio 2015
Il 27 luglio del 1897 a Castelceriolo, in provincia di Alessandria, nacque Adolfo Baloncieri, uno dei cannonieri più prolifici nella storia della Nazionale italiana.
Cresciuto in Argentina da genitori italiani emigrati all'estero, debuttò in Serie A a 17 anni con la maglia dell'Alessandria, poco prima del blocco dei campionati dovuto alla Prima Guerra Mondiale.
Inizialmente impiegato come ala sinistra, alla ripresa delle competizioni divenne una delle migliori mezzali a livello internazionale degli Anni Venti.
All'età di ventotto anni, in uno dei trasferimenti più costosi dell'epoca, Baloncieri approdò al Torino per formare il “trio delle meraviglie” con Libonatti e Rossetti, vincendo due Scudetti (tra cui quello revocato per il caso Allemandi).
Esordì invece in Azzurro a 23 anni, contribuendo fortemente alla crescita della Nazionale: fu lui il primo giocatore italiano a battere l'imbattibile portiere spagnolo Ricardo Zamora.
Prese parte a tre Olimpiadi e nel 1928 ad Amsterdam trascinò con sei gol l'Italia alla medaglia di bronzo, primo storico trofeo ad entrare nella bacheca azzurra, cui fece seguito due anni dopo la conquista della prima Coppa Internazionale.
Nel momento in cui Baloncieri chiuse la sua carriera in Nazionale, era il miglior marcatore nella storia azzurra (oggi il sesto di tutti i tempi) ed il giocatore italiano ad aver indossato per il maggior numero di partite (28) la fascia da capitano.
Ma mentre il record di gol era destinato a durare poco di fronte alla crescita di Meazza e Piola, il suo primato azzurro di gare da capitano sarebbe stato superato soltanto nel 1970 da Giacinto Facchetti.