Casa Azzurri

A ‘Casa Azzurri’ un convegno su Calcio e Sostenibilità: l’obiettivo è creare un ecosistema sportivo green

Il workshop, che ha visto anche l’intervento del segretario generale della FIGC Marco Brunelli, ha fornito diversi spunti per migliorare la gestione degli eventi calcistici sotto il profilo della tutela dell’ambiente

martedì 15 giugno 2021

A ‘Casa Azzurri’ un convegno su Calcio e Sostenibilità: l’obiettivo è creare un ecosistema sportivo green

‘Calcio e Sostenibilità: esperienze a confronto’: è stato questo il tema del workshop, organizzato nell’ambito del progetto ‘LifeTACKLE’, che si è svolto oggi pomeriggio a ‘Casa Azzurri’ alla presenza del segretario generale della FIGC Marco Brunelli.

Un convegno, moderato dal presidente della Commissione Dirigenti e Collaboratori Sportivi FIGC Lorenzo Valeri, che ha fornito spunti interessanti per rendere sempre più sostenibile il sistema sportivo italiano e che ha visto gli interventi tra gli altri di Roberto Carnevali (co-fondatore Ambiente e Salute e direttore commerciale Master Group Sport), Michele Viglianisi (responsabile Economia Circolare e Bioraffinerie Eni), Corrado Dentis (presidente Coripet), Tiberio Daddi (ricercatore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Andrea Santini (manager Parco del Foro Italico - Sport e Salute) e Barbara Moschini (responsabile Progetti Europei FIGC).

La Federazione ha aderito nel settembre 2018 a ‘LifeTACKLE’, progetto co-finanziato dalla Commissione Europea che mira a coinvolgere il mondo del calcio sui temi della sostenibilità ambientale. "Come FIGC - ha dichiarato il segretario generale Marco Brunelli aprendo i lavori - abbiamo la responsabilità di dare il buon esempio e creare le condizioni per fare in modo che cresca sempre più l’accostamento tra calcio e sostenibilità. Il sogno che abbiamo nel cassetto è declinare un set di regole per arrivare alla certificazione di un evento sostenibile, è giusto investire nel rispetto dell’ambiente per il nostro futuro e per quello dei nostri figli".

Roberto Carnevali, co-fondatore di Ambiente e Salute, rete di impresa dei marchi Ecoevents ed Impresa Green che certifica e rende sostenibile qualsiasi tipologia di evento, si è soffermato sulla ‘Green Hospitality’, un progetto che si pone l’obiettivo di creare un ecosistema sportivo green, a partire dal mondo del calcio, cercando di costruire un sistema tale da rendere ogni aspetto legato alle partite di calcio sostenibile. "È un privilegio essere qui oggi - ha dichiarato Carnevali - perché possiamo davvero fare la differenza affiancando Club, Leghe, Federazioni per migliorare la sostenibilità e creare un ecosistema sportivo green".

Molto attenta alle tematiche ambientali, da anni Eni, top sponsor delle Nazionali di calcio, ha cominciato a trasformare le raffinerie in bioraffinerie, prendendo consapevolezza che il rifiuto sia una nuova miniera, "il nostro nuovo petrolio" secondo le parole del responsabile Economia Circolare e Bioraffinerie di Eni Michele Viglianisi. "La sostenibilità è un argomento centrale - ha dichiarato Viglianisi - e questo workshop è un segno dei tempi: serve il contributo di tutti per vincere questa partita, far sopravvivere un pianeta e riconsegnarlo ai nostri figli nelle stesse condizioni in cui ci è stato consegnato dai nostri padri. Per far migliorare la salute del pianeta l’unico modo è ridurre le emissioni, in Eni abbiamo pensato di portarle a zero entro il 2050".

Il presidente di Coripet Corrado Dentis ha mostrato l’operato del consorzio che guida nel riciclaggio di bottiglie in PET: "Abbiamo trasformato il rifiuto, che sovente causa una montagna di guai all’ambiente, in una nuova risorsa. Il nostro progetto passa da una raccolta selettiva fatta da macchine intelligenti, gli ecocompattatori, che attraverso la lettura del codice a barre sono in grado di riconoscere anche il formato della bottiglia. Ne verranno installate 5000 unità entro il 2025".

Lo Stadio Olimpico di Roma, teatro di quattro partite di UEFA EURO 2020 compresa la gara inaugurale di venerdì scorso tra Italia e Turchia, è con il ‘Luigi Ferraris’ di Genova e il ‘Paolo Mazza’ di Ferrara uno dei tre impianti italiani coinvolti nel progetto ‘LifeTACKLE’ e che applicheranno alcune delle buone pratiche al loro interno: "Sport e Salute, che è la società che gestisce il Parco del Foro Italico - ha sottolineato il responsabile del Parco del Foro Italico Andrea Santini - ha un certo orientamento verso il tema ambientale, è tra le prime 200 aziende più attente sotto questo punto di vista". Gestione dei rifiuti, consumo dell’acqua e mobilità sono state tre delle tematiche analizzate per capire come poter ottenere risultati migliori: "La sostenibilità ambientale negli eventi sportivi va perseguita perché sono il pubblico e gli atleti a chiedercelo. E diventa anche un vantaggio competitivo, implementando la gestione dei rifiuti abbiamo visto che si possono risparmiare sino a 150mila euro all’anno".

Capofila del progetto ‘LifeTACKLE’, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha monitorato attraverso due sondaggi l’attenzione di manager e tifosi sul tema della sostenibilità ambientale. Risulta evidente che ci sia ancora molto lavoro da fare e che l’assenza della figura di un Sustainability Manager abbia il suo peso: "Abbiamo coinvolto nel sondaggio 122 manager del calcio professionistico - ha spiegato Tiberio Daddi - chiedendo cosa stiano facendo nel loro club dal punto di vista operativo. Abbiamo osservato che poche società hanno nominato un responsabile sui temi ambientali".

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