16 giugno 1938: il primo confronto tra Italia e Brasile
martedì 16 giugno 2015
Il 16 giugno del 1938 al Velodrome di Marsiglia si affrontano finalmente per la prima volta due diverse filosofie, due modi totalmente opposti di interpretare il calcio: la praticità ed il forte spirito di gruppo dell'Italia sono contrapposti alla fantasia e al talento individuale del Brasile, l'equilibrio del metodo contro i virtuosismi offensivi.
Un confronto importante e storico, in scena su un palcoscenico reso ancora più adeguato dalla posta in palio: è la Semifinale del Mondiale di Francia, che vale l'accesso alla Finalissima di Parigi.
Il commissario tecnico della Seleção, Adhemar Pimenta, incendia la vigilia con dichiarazioni che lasciano sottintendere un facile successo dei verdeoro, convinzione che lo porta effettivamente a lasciare a riposo il miglior marcatore della competizione, Leônidas, in vista dell'eventuale Finale.
Una scelta rivelatasi poi decisamente poco saggia. Gli Azzurri scendono in campo più determinati degli avversari e già nel primo tempo sfiorano più volte il vantaggio.
Il gol arriva però nella ripresa: dopo cinque minuti è Gino Colaussi su assist di Biavati a rompere l'equilibrio, proprio come nel match dei Quarti contro la Francia.
L'Italia è avanti e il Brasile non riesce neanche a reagire, perché poco dopo Silvio Piola conquista un prezioso calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Giuseppe Meazza, che a causa della rottura dell'elastico è costretto a tenere fermi i pantaloncini con una mano. Nonostante l'inconveniente, il capitano non tradisce e firma il raddoppio: per lui si tratta del gol numero 33 in Nazionale, l'ultimo della sua straordinaria carriera azzurra.
A due minuti dal termine il Brasile accorcia le distanze, ma è ormai troppo tardi per i sudamericani. L'Italia vola a Parigi, dove tre giorni dopo, battendo l'Ungheria, conquisterà il suo secondo titolo mondiale consecutivo.