Verso la Serbia. Prandelli: “Voglio un’Italia ancora più offensiva”
sabato 9 ottobre 2010
Il giorno dopo il pareggio di Belfast Prandelli non ha cambiato idea. Al di là del risultato, l’Italia lo ha soddisfatto sul piano della personalità e per il modo di stare in campo. Alla vigilia aveva chiesto prima la vittoria, poi il gioco e contro l’Irlanda del Nord le occasioni da gol non sono mancate. Il cittì ne ha contate diverse: “Quando una squadra – sottolinea l’allenatore azzurro – crea, nell’arco dei novanta minuti di gioco, sette-otto occasioni da rete come abbiamo fatto noi a Belfast, l’allenatore non può che essere soddisfatto, anche se per segnare ci vuole più cattiveria e noi in questo siamo mancati. Ma ho visto una squadra con personalità, che ha risposto colpo su colpo agli avversari, e dunque sono contento. Se andiamo poi ad analizzare i due tempi, dico che nei primi 45’ avremmo dovuto giocare con più rapidità, come abbiamo fatto poi nella ripresa, anziché insistere sui lanci”.
Prandelli ha un progetto sull’Italia e intende portarlo avanti: “La nostra idea di gioco – spiega – è quella di una squadra ancora più offensiva; non so se sia un’idea rivoluzionaria, ma io il calcio lo intendo così. E per fare questo, dobbiamo essere più bravi a recuperare palla nella metà campo avversaria, alzando il baricentro del gioco di qualche metro. Questa Italia ha una sua ossatura, ma è chiaro che strada facendo prendo spunto dal campionato per completarla”.
Come ha fatto, per esempio, con la convocazione di Mauri, l’uomo del momento: “Mauri – conferma Prandelli – ha fornito un’ottima prestazione, è un giocatore che si inserisce senza palla e per questo è molto utile al gioco offensivo”.
Parlando dei singoli, escono fuori due nomi su tutti: quello di Borriello e quello di Cassano. E il cittì non si sottrae alle risposte: “Stiamo ancora cercando gli automatismi, partita dopo partita cerco di capire quale attaccante è più adatto per affrontare la squadra che incontreremo. Ieri sera Borriello si è mosso bene e ha avuto anche due o tre occasioni da gol. Per quanto riguarda Cassano, mi basta e mi avanza già così com’è. Ha creato cinque occasioni da rete e ha tenuto molto bene la posizione, costringendo la difesa avversaria a rimanere bassa”.
Martedì c’è la Serbia che ieri sera è stata sconfitta in casa dall’Estonia. “Ci dobbiamo abituare a questo genere di sorprese – dice Prandelli – perché il nostro è un girone molto equilibrato. Noi dobbiamo incontrare una squadra ferita e avrei preferito che non lo fosse: la sconfitta della Serbia rende la partita più complicata”.
Ancora non pensato a quale squadra mandare in campo: “L’idea è quella di non attuare un sostanzioso turn over, ma dipenderà dalle condizioni dei giocatori che valuteremo tra domani e lunedì”.