Nazionali in cifre

Verso Italia - Francia: i precedenti con la Francia, dall'esordio a oggi

Le curiosità nei match di inizio secolo, la prima da titolare di Riva, le sfide mondiali.

mercoledì 30 ottobre 2024

Verso Italia - Francia: i precedenti con la Francia, dall'esordio a oggi
Tutto pronto a Berlino: Italia - Francia ai rigori

Italia – Francia a Milano, domenica 17 novembre, proprio come 114 anni fa: la gara n. 62 degli Azzurri nel capoluogo lombardo coincide con lo stesso avversario dell’esordio della Nazionale, il 15 maggio 1910 all’Arena Civica (6-2). Sarà la quarta volta che Azzurri e Blues si affrontano a Milano: dopo il 6-2 della “prima”, è arrivato il bis 10 anni dopo, nel 1920, al Velodromo Sempione (9-4); sono poi passati 87 anni per riitrovare Italia e Francia di fronte in città, questa volta al “Meazza”: 0-0, nel settembre 2007.

Dopo altri 17 anni, domenica 17. novembre si giocherà il quarto confronto diretto a Milano, per l’ultima giornata del girone 2 di Nations League. In palio i primi due posti e la qualificazione ai Quarti di Finale.

PRECEDENTI. Sono 40 i confronti diretti tra Italia e Francia, dalla prima del 1910 all’ultima a Parigi a settembre. Il bilancio vede gli Azzurri avanti: 19 vittorie a 11, 10 i pareggi, 85 le reti segnate, 57 quelle subìte. All’andata, l’Italia ha chiuso una serie negativa di 3 ko, tornando a battere i Bleus dopo 16 anni (il 2-0 a Euro 2008 a Zurigo) ed ha inoltre violato per la prima volta il Parco dei Principi di Parigi, città dove non vinceva dal 1955 contro i rivali d’Oltralpe (aveva invece vinto nel 2016 con la Spagna allo Stade de France a Euro 2016).

La vittoria più netta dell’Italia è il 7-0 del 22 marzo 1925 a Torino (oltre a un 9-4 nel ’20), per la Francia 4 successi per 3-1. I bomber della sfida sono Eugène Maes e Giuseppe Meazza (5 reti).

LE CURIOSITÀ DEI PRIMI CONFRONTI. Nel 1910, all’esordio della Nazionale, la scelta dell’avversario cadde sulla Francia, dove per uno scisma i calciatori dei club più importanti non venivano convocati, tanto che all’Arena arrivò una squadra composta solo da calciatori delle squadre a Est di Parigi o a Nord della Senna (Bon Conseil, Vitry, Etoile des Deux Lacs, Garenne-Colombes). I francesi arrivarono a Milano la mattina del 15 maggio, dopo un viaggio notturno di 10 ore in treno. Nel match successivo, a Saint – Ouen, scese in campo per la prima e unica volta tra gli Azzurri Gavinelli, che per un errore sulla data di nascita verrà considerato per 100 anni il calciatore più giovane a esordire in Nazionale (vedi approfondimenti nelle pagine seguenti).

E sempre un’ItaliaFrancia (3-4), il terzo confronto diretto a Torino nel 1912, passa alla storia del calcio perché viene coniato il termine “papera” per un errore del portiere. Quel giorno tra i pali c’è Vittorio Faroppa, portiere del Piemonte F.C., che prende il posto di De Simoni della US Milanese fino a quella gara titolare della Nazionale. Ci sono molte polemiche già prima della partita per quella scelta della Commissione Tecnica, qualcuno dice influenzata dal fratello di Faroppa, consigliere federale. Sui 4 gol incassati, secondo i cronisti dell’epoca 2 sono da imputare al portiere. L’1-2 è siglato con un “‘inatteso tiro” che termina in rete “senza che abbia neanche tentato di parare”; il gol del 3-4 arriva su respinta, dopo che “Faroppa para a terra, ma debolmente”. Umberto Meazza, membro della Commissione Tecnica, a fine gara commenta: “El Vittorio stava in porta con piedi larghi e goffi, sembrava una papera”. Senza sapere che quel termine sarebbe rimasto per sempre nel linguaggio calcistico.

LA PRIMA DI RIVA TITOLARE.  Non era ancora diventato “Rombo di Tuono” quel 19 marzo 1966, eppure Gigi Riva era già uno dei talenti più promettenti del calcio italiano: e così, dopo l’esordio in Nazionale il 27 giugno 1965 a Budapest contro l’Ungheria subentrando a Pascutti (ko 1-2), quel giorno nell’amichevole Francia – Italia al Parco dei Principi di Parigi fu per la prima volta titolare nell’attacco azzurro. E che attacco: l’allora CT degli Azzurri Edmondo Fabbri schierò Corso numero 10, poi Domenghini, Rivera, Mazzola e Riva.