Ventura: “Sono felice, la priorità era il risultato. Fare i play off è la normalità”
martedì 5 settembre 2017
A Reggio Emilia l’Italia ha conquistato una vittoria importante, tre giorni dopo il passo falso in casa della Spagna. Adesso un solo punto separa gli Azzurri dai play off, “complice” anche il pareggio di questa sera dell’Albania contro la Macedonia. Gian Piero Ventura ha ritrovato il sorriso: “Dopo Madrid, stasera sono felice. Era evidente – sottolinea il Ct - che la priorità era il risultato, sono contento perché abbiamo giocato 80 minuti nella metà campo avversaria, cercando il gioco e questo mi soddisfa. Non bene nel primo tempo perchè melensi, mentre nella ripresa abbiamo creato palle gol a ripetizione. E’ un piccolo passo in avanti nella convinzione di ciò che possiamo fare”.
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Il Ct è soddisfatto della riposta da parte della squadra, soprattutto per l’impegno e la determinazione alla ricerca del risultato: “C'è da lavorare, facciamo quel che si può in pochi giorni, ma sono soddisfatto del risultato e della disponibilità dei giocatori. Dobbiamo capire che, quando c'è densità davanti, bisogna andare per vie esterne, ma dobbiamo fare un passo alla volta. I fischi dello stadio? Se vuoi essere una squadra non puoi sentire fischi o applausi, poi ripensando alla partita con la Spagna capiranno che passo in avanti è stato fatto. Il play off? Era quello che dicevano tutti, sembra essere una sorpresa, invece è semplicemente la normalità che avremmo ribaltato facendo risultato in Spagna. Le tante critiche dopo Madrid mi dicono che questo è un posto dove la responsabilità è alta. Ma la vera sorpresa sarebbe stata se fossimo andati a vincere al Bernabeu ribaltando il pronostico, non andare ai Mondiali attraverso i play off”.
E’ stato comunque un successo sofferto, lo pensa anche Davide Zappacosta, entrato nella ripresa e tra i migliori in campo. “E' stato un successo sofferto – spiega - perchè Israele si è chiusa dietro, difendendo bene gli spazi. Siamo stati bravi noi ad aver pazienza e sono soddisfatto del mio contributo: bisogna sempre dare il massimo, sia si parta dall'inizio che si entri dopo. In Spagna non c'ero per una scelta tecnica del mister, l'importante però è farsi trovare pronti. La gara di Madrid ci ha fatto capire tante cose, che dobbiamo combattere con il pallone ed essere forti nell'affrontare ogni avversario. Dobbiamo imparare dai nostri errori per il futuro, il nostro obiettivo era la qualificazione: che arrivi direttamente o con il play off non è importante, l'importante è centrarlo”.