Ventura: “San Siro ci deve prendere per mano”. Bonucci: “Ora serve la partita della vita”
venerdì 10 novembre 2017
“Ora dobbiamo solo vincere, dobbiamo ribaltare a Milano un risultato non corretto. San Siro ci deve prendere per mano, come noi dobbiamo prendere per mano San Siro". Al fischio finale del turco Cakir Gian Piero Ventura guarda avanti, alla gara di ritorno di lunedì e ai novanta minuti in cui l’Italia si giocherà le ultime chance di poter volare a giugno in Russia. Resta il rammarico per una partita decisa da una deviazione di De Rossi in una delle pochissime occasioni concesse agli svedesi: “La sconfitta è immeritata – dichiara Ventura – loro non hanno fatto nemmeno un tiro in porta verso Buffon, noi abbiamo avuto delle occasioni e abbiamo preso un palo. Il pari era il minimo a cui potevamo ambire per quanto visto, ma non è una giustificazione". Il Ct non ha gradito il gioco duro degli svedesi, che hanno chiuso il match con un solo cartellino giallo, quello sventolato da Cakir dopo due minuti all’indirizzo di Berg “Spero che a Milano concedano a noi quello che hanno concesso a loro, in una partita con una posta in palio così alta serviva più attenzione”.
Ventura, che lunedì non potrà contare sullo squalificato Verratti, preannuncia che cambierà qualcosa nel match di ritorno: “Sicuramente la velocità di trasmissione della palla può essere migliorata e contestualmente migliorerebbe anche il gioco. Loro hanno una fisicità importante, mandavano la palla da una parte all'altra del campo: lo sapevamo e sotto questo aspetto abbiamo sofferto un po', ma non abbiamo concesso assolutamente niente. Lunedì conteranno la testa e la voglia di ribaltare questo risultato, spero con l’aiuto del pubblico e con un po’ più di correttezza nella gestione della partita”.
A fare le spese del gioco duro degli svedesi è stato soprattutto Leonardo Bonucci, finito più volte a terra sotto i colpi di Berg e Toivonen: “Ho il setto nasale rotto – dichiara il difensore azzurro - e Toivonen doveva essere espulso. Doveva essere più bravo l'arbitro a fermare la loro voglia di metterla sulla rissa. Adesso c'è da pensare alla prossima partita e imparare dagli errori commessi stasera. Siamo stati troppo lenti, ma ormai è andata. Sapevamo che dovevamo giocarcela in 180' e che era importante fare gol, purtroppo non ci siamo riusciti e abbiamo preso un palo. E' finita 1-0 e ci sarà da battagliare, ci aspettiamo che il pubblico di San Siro ci spinga dal primo all'ultimo secondo. Io ci credo ancora e mi aspetto una grande partita, la partita della vita da giocare con la testa perché è troppo importante".
Matteo Darmian è andato ad un passo dal pareggio con un gran destro che ha centrato il palo: “Oltre al palo abbiamo avuto altre occasioni, mentre loro hanno fatto un gol fortunoso. Ci mancano novanta minuti, servirà una grande partita. Tutti noi vogliamo andare al Mondiale. Stasera è mancato solo il gol, lunedì anche i tifosi dovranno darci una grande mano". Sulla stessa lunghezza d’onda Lorenzo Insigne, entrato in campo nell’ultimo quarto d’ora per cercare il gol dell’1-1: “Loro hanno avuto una sola occasione, non abbiamo giocato male. Questo era solo il primo tempo, a San Siro ci sarà il secondo. Non è possibile un Mondiale senza l'Italia, dobbiamo giocare con il coltello fra i denti, dare tutti il 200% e speriamo nell'aiuto di San Siro. Il mister sa che giocatore sono, quando mi chiama cerco sempre di rispondere. Darò sempre il 100%, l'importante è essere a disposizione".
Anche Marco Parolo è già proiettato al match di lunedì: “E’ stata una partita sporca, decisa da un tiro deviato. Spesso anche gli episodi ti possono condannare. C’è rabbia, vogliamo ribaltare il risultato. Servirà la partita della vita – avverte - ora vogliamo cancellare questa perché l’Italia deve per forza andare ai Mondiali”.