Una grande Italia esce dall’Europeo. Padovan: “Fuori, ma a testa alta”
venerdì 4 settembre 2009
Sconfitta 2-1 ai quarti dalle pluricampionesse della Germania, l’Italia delle donne esce dall’Europeo con due stati d’animo contrastanti: l’amarezza per la grande parata del portiere tedesco su Patrizia Panico che ha negato alle azzurre la possibilità di andare ai supplementari, e la soddisfazione per aver giocato una partita tatticamente perfetta e compiuto un percorso senza precedenti. “Siamo pronti a spiccare il volo” annuncia il presidente della Divisione Femminile e capo delegazione Giancarlo Padovan con orgoglio. E continua: “Resta un po’ di amaro in bocca perché all’ultimo secondo quel colpo di testa della Panico meritava il gol e ci avrebbe dato la gioia di andare ai supplementari contro una squadra come la Germania, che abbiamo affrontato alla pari giocando una partita tatticamente perfetta. E’ finito il tempo in cui l’Italia femminile perdeva le gare con quattro o cinque gol di scarto; in questi novanta minuti c’è stato grande equilibrio, non mi ricordo un Europeo di questo genere, è stata senza dubbio un’avventura altamente positiva”.
Stesso stato d’animo per il Commissario tecnico Ghedin: “Usciamo con grande onore – dichiara il tecnico – anche se in questo momento sono un po’ amareggiato per quel gol che ci ha negato il portiere tedesco. Devo fare i complimenti alle ragazze, si sono battute alla grande, con grinta e determinazione”.
Novanta minuti giocati ad alti livelli, con le azzurre che seguono alla lettera le indicazioni del tecnico ed affrontano la Germania senza timori reverenziali, a viso aperto. Anche dopo la prima rete delle tedesche, una doccia fredda, che si aggiunge alla pioggia che cade copiosa sul campo, dopo appena 4 minuti di gioco. A firmare il vantaggio è la Grings, che approfitta di una disattenzione difensiva delle azzurre e con un rasoterra infila il portiere Picarelli. La plurititolata Germania ha doti fisiche non indifferenti, ma non mette paura all’Italia. Pericolose, le tedesche, lo sono sulle palle alte per una evidente superiorità fisica. E’ un primo tempo, comunque, equilibrato. La ripresa, però, si apre con la seconda rete della Grings, al 2’, che, favorita da una sfortunata deviazione in area, realizza di piatto destro.
Ma l’Italia, cuore e carattere, non si dà per vinta e cerca con ogni mezzo di riprendere in mano il risultato, memore della storica partita giocata due anni fa all’Algarve Cup. E al 18’, il capitano delle azzurre Patrizia Panico accorcia le distanze: azioni in velocità della Gabbiadini, palla centrale per la Panico che regala uno dei suoi numeri, stoppa la palla, entra in area, supera l’avversaria e con un diagonale sul secondo palo scavalca il portiere. Gran bella rete.
L’Italia sente di potercela fare e gioca il tutto per tutto. In pieno recupero ancora la Panico stacca perfettamente di testa, ma il portiere tedesco compie il miracolo deviando sulla traversa. Un vero peccato: dopo il cammino compiuto nel girone, battute avversarie come l’Inghilterra e la Russia, le Azzurre avrebbero meritato di andare ai supplementari e di tentare l’impresa.