Spalletti ad Atreju: "La maglia azzurra è un dono che ci viene dato, con questa bandiera sulle spalle non possiamo tirarci indietro"
Il Ct ha affrontato anche tematiche extra-calcistiche come il rapporto tra uomo e donna e rivolto un saluto a Sinisa Mihajlovic nel primo anniversario della sua scomparsa: "Un avversario leale che aveva a cuore l'impegno sportivo"sabato 16 dicembre 2023
"Non possiamo tirarci indietro portando questa bandiera sulle spalle, la maglia azzurra è un dono che ci viene dato". Il Ct della Nazionale, Luciano Spalletti, mostra segno di appartenenza all'azzurro sin dal primo giorno del suo mandato. Ospite di Atreju, dopo aver portato il suo sostegno ieri sera in un centro di accoglienza per senza dimora, Spalletti ha ribadito quanto forti siano le emozioni provate in questi mesi. "Bisogna sentirsi parte di qualcosa e dare un senso alla vita - le sue parole -. L'impegno deve essere un motivo costante e continuo, perché facciamo parte di una Nazionale e dobbiamo evidenziare dei valori. Anche in Germania, al prossimo Europeo, arriveremo da campioni in carica e non è poco: non ci deve interessare se qualcuno crede o meno in noi. I calciatori devono credere in loro stessi. Immaginiamo che nessuno dei nostri avversari sarà felice di incontrare l'Italia. Poi noi dobbiamo fare quello che è il nostro dovere in campo. Vogliamo essere ricordati da tutti per essere una squadra che ha giocato un calcio feroce e coraggioso, andando ad affrontare viso a viso gli avversari".
Un intervento, quello di Spalletti, che ha spaziato anche su altre tematiche, come per esempio il momento storico che stanno vivendo i giovani: "C'è l'insidia del mondo virtuale a quello corporeo fatto di abbracci veri. Ad alcuni giocatori
piace più il fantacalcio che il calcio, bisogna capire prima le differenze e noi stiamo lavorando in questo senso". Il buon senso, invece, è quello che il Ct auspica a proposito del rapporto tra uomini e donne, già in età scolastica: "Sarebbe importante ripristinare l'educazione civica nelle scuole. Serve l'ora del buon senso, queste donne vanno lasciate stare, non si va a mettere le mani addosso a loro. Si deve capire che questa ora è più importante di altre materie".
Infine un pensiero per Sinisa Mihajlovic, di cui oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa: "Ho tanti ricordi di Sinisa. E' stato un avversario leale che aveva a cuore l'impegno sportivo. Il gioco e la bellezza del calcio per lui erano centrali e quando ha giocato contro il Napoli mi detto che sarebbe stato contento se avessimo vinto noi lo scudetto".