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Spalletti a Vivo Azzurro TV: “Dobbiamo pensare a battere la Germania, meglio iniziare a settembre il cammino verso il Mondiale”
Nell’intervista rilasciata alla piattaforma OTT della FIGC, il commissario tecnico sottolinea il suo attaccamento alla Nazionale: “Vivo 24 ore da Ct, lo vorrei scritto sulla carta d’identità…”mercoledì 22 gennaio 2025

Sessanta chilometri. È la distanza che separa Certaldo, dove il 7 marzo 1959 nasceva Luciano Spalletti, dal Centro Tecnico Federale di Coverciano, la casa della Nazionale che dall’agosto 2023 è diventata una seconda dimora per l’allenatore toscano. Per arrivare a destinazione ce ne è voluto di tempo però, quasi trent’anni, un lungo viaggio iniziato nei primi anni Novanta nelle giovanili dell’Empoli e che lo ha portato a essere seduto oggi sulla panchina dei suoi sogni. Un ruolo, quello da Ct, in cui si è calato completamente, come raccontato al microfono di Vivo Azzurro TV (per l’intervista integrale clicca qui).
“Vivo 24 ore da commissario tecnico – le sue parole alla piattaforma OTT della FIGC – per me bisognerebbe scriverlo sulla carta di identità che sei Ct”.
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Tra passato, presente e futuro, Spalletti parla delle prossime sfide che attendono gli Azzurri, a cominciare dal quarto di finale di Nations League in programma a fine marzo: “Che Nazionale giocherà contro la Germania?” Il Ct, sorridendo, elenca la formazione: “Donnarumma, Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Barella, Kean, Raspadori, Retegui, Cambiaso, Dimarco e tanti altri… Perché abbiamo la possibilità di avere un gruppo che ormai è consolidato per quello che sarà il nostro futuro”. L’attesa del suo primo confronto con la Mannschaft è tanta: “Italia-Germania per un Ct è la sfida da dover giocare perché uno che allena la Nazionale e non gioca questa partita è come un allenatore che allena Milan e Inter e non gioca il derby. Italia-Germania è importante per la storia del calcio”.
E dal risultato del doppio confronto con i tedeschi dipenderà anche il percorso di qualificazione alla Coppa del Mondo del 2026, con l’Italia chiamata a riscattare la mancata partecipazione agli ultimi due Mondiali. Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo sarebbero le avversarie in caso di superamento dei quarti di finale di Nations League, mentre un ko con la Germania porterebbe gli Azzurri a vedersela con Norvegia, Israele, Estonia e Moldova. Una ‘sliding door’ da cui passa l’accesso al torneo che si disputerà tra Canada, Messico e Stati Uniti: “Considerazioni in base a quello che è stato il sorteggio le dobbiamo fare successivamente a quello che sarà l’impegno con la Germania. Noi dobbiamo pensare a vincere questa partita. Comunque, penso che sia meglio giocare in un girone a 4 che non in uno a 5 e iniziare a settembre invece che a giugno, per l’esperienza precedente. A settembre arrivano calciatori rigenerati, con una prospettiva differente sul percorso da compiere”.