
‘Sfida all’Europa’: su Vivo Azzurro TV lo speciale sui protagonisti del torneo al via in Slovacchia
A poche ore dall’esordio con la Romania, il tecnico Nunziata, Pirola, Casadei, Fabbian, Desplanches, Ruggeri e alcuni membri dello staff raccontano quella che è stata la marcia di avvicinamento alla fase finale del Campionato Europeomartedì 10 giugno 2025

Lo stato d’animo, le speranze e i sogni degli Azzurrini alla vigilia dell’esordio di domani nel Campionato Europeo. E’ online su Vivoazzurro TV ‘Euro Under 21 2025 - Sfida all’Europa’, lo speciale sul cammino di avvicinamento al torneo continentale realizzato la scorsa settimana al CPO di Tirrenia. Le telecamere della piattaforma OTT della Federazione sono entrate nel raduno dell’Italia per riprendere gli allenamenti e i momenti di svago, raccogliendo gli umori e le sensazioni di Carmine Nunziata e dei suoi ragazzi poco prima della partenza per la Slovacchia.

“Questo è un percorso iniziato dall’Under 15 - le parole del tecnico - andare a fare l’Europeo con ragazzi che alleno da quattro/cinque anni è una grande soddisfazione, vorremmo arrivare fino in fondo. E’ importante la qualità, ma è altrettanto importante avere un gruppo che gioca, lotta e corre insieme. Devo dire che, oltre alle capacità tecniche che ha, questo è un gruppo che difficilmente tradisce”. Giovedì scorso a Tirrenia l’Under 21 ha affrontato in un test in famiglia la Nazionale Under 20 di Bernardo Corradi: 4-0 il risultato, con doppietta di Koleosho e reti di Ambrosino e Gnonto. “Mi aspetto un Europeo fatto da Italia - ha dichiarato Corradi – anche perché ho grande fiducia in mister Nunziata, lo conosco da tempo e i risultati parlano per lui”.
E sono legati da tempo a Nunziata tanti dei 23 convocati per la fase finale, da Cesare Casadei (“con questo Europeo si chiuderà un ciclo, penso che la parola chiave sia sognare”) a Sebastiano Desplanches: “Il percorso con il mister è iniziato in Under 17, abbiamo vissuto tante emozioni insieme e questa sicuramente sarà la competizione più importante. Siamo fiduciosi, vogliamo far bene e non vediamo l’ora di iniziare. Mentirei se non dicessi che vogliamo tutti vincerlo questo Europeo. A livello personale spero di far bene, ma la cosa principale è il gruppo, il risultato di squadra”.
Al suo terzo Europeo, Lorenzo Pirola porterà la fascia da capitano. Non nasconde di sentirsi tra i leader della squadra: “Dal primo giorno di raduno abbiamo spinto, anche nelle partitelle e nelle esercitazioni”. Sogna di vincere anche per fare una dedica speciale: “Ogni volta che indosso la maglia azzurra penso a mio nonno, che è scomparso due anni fa proprio quando eravamo in partenza per l’Europeo. Potergli dedicare il trofeo sarebbe il massimo”.

Assente per infortunio all’Europeo di Georgia e Romania, Matteo Ruggeri stavolta non dovrà accontentarsi di vedere i suoi compagni in televisione: “Essere qui è per una rivincita, ci aspetta un grande palcoscenico. Dobbiamo arrivare pronti e motivati per lottare fino in fondo”. Dopo aver festeggiato con il Bologna la conquista della Coppa Italia, Giovanni Fabbian spera nel bis: “Stiamo preparando una competizione molto importante, che rappresenta per noi la fine di un lungo percorso. Ci stiamo allenando duramente, in modo intenso. Cerchiamo di ritagliarci i nostri momenti in cui ci divertiamo, siamo ragazzi giovani ma con la testa, applicati. E siamo qui per un unico obiettivo. Cercheremo di portare in alto l’Italia e regalarci una bella soddisfazione”.
PAROLA ALLO STAFF. Non sono solo i calciatori, però, gli unici protagonisti dello speciale di Vivo Azzurro TV. Dietro a loro c’è infatti un’altra squadra che spesso lavora nell’ombra, ma non per questo meno importante. E così c’è spazio anche per le interviste a diversi membri dello staff, dai preparatori atletici Vito Azzone e Luca Coppari al match analyst Gianluca Mazziotti, fino alla nutrizionista Maria Luisa Cravana. A loro il compito di spiegare le fondamenta di una preparazione che nasce da lontano e i piccoli particolari da non trascurare alla vigilia di un grande torneo. Perché per cercare di salire sul tetto d’Europa nulla deve essere lasciato al caso.