Quattro Nazioni. L’Italia chiude in bellezza: grande vittoria e spettacolo
mercoledì 29 febbraio 2012
Novanta minuti di gioco, spettacolo, emozioni, con sette gol e l’Italia protagonista assoluta della scena: il 4-3 che gli Azzurrini hanno rifilato oggi alla Germania ha il sapore della grande impresa. La Nazionale Under 20 non batteva i pari età tedeschi dal dicembre 2006 e lo ha fatto in maniera ineccepibile, rimontando lo svantaggio di due reti e dimostrando che il divario con gli avversari fa parte del passato. La squadra di Di Biagio chiude in bellezza il “Quattro Nazioni”, applaudita da seimila spettatori in una cornice di festa e colori. Il carattere e la personalità degli Azzurrini hanno entusiasmato tutti: una doppietta di Fischnaller, un gol a testa per Longo e per il figlio d’arte De Vitis sfatano il tabù tedesco e rilanciano le ambizioni di un gruppo che ha giocato a testa alta contro quella che è considerata una delle “potenze” del calcio europeo.
Nonostante la sconfitta, la Germania ha portato a casa il trofeo per il secondo anno consecutivo, ma anche una lezione di calcio. “La Germania – dichiara Di Biagio al fischio finale – è considerata una delle migliori nazionali, ma la mia squadra ha dimostrato che tra noi e loro non c’è tutta questa differenza. E’ stata una vittoria stupenda, soprattutto perché l’abbiamo ottenuta giocando bene”. Ed era quello che il tecnico federale aveva chiesto alla vigilia: “Nel primo tempo siamo andati in svantaggio di due gol – continua il tecnico – e non lo meritavamo: stavamo giocando bene ed abbiamo anche fallito diverse occasioni. Non me la sono sentito di rimproverare i ragazzi nell’intervallo, sapevo che sarebbe arrivato qualcosa di buono. Certo, dobbiamo rivedere alcune cose: se proprio vogliamo trovare una pecca, è stata sulle palle inattive. Ma il bilancio di questo torneo è più che positivo, abbiamo fatto un ottimo lavoro”.
E ottimo è stato l’inizio dell’Italia che, trascinata dal gran tifo del pubblico di Foggia, riesce a mettere in difficoltà la retroguardia tedesca in diverse occasioni, grazie anche ad un pressing costante. Nei primi dieci minuti gli Azzurrini sfiorano il vantaggio almeno in tre occasioni, sempre con l’attaccante del Sudtirol Fischnaller, che colpisce addirittura il palo con un destro scagliato da dentro l’area di rigore. Al primo affondo, però, la Germania passa in vantaggio: al 13’ Polter sfrutta un fortunoso rimpallo in area di rigore e supera l’incolpevole Perin. Cinque minuti più tardi arriva il raddoppio con Mustafi, un colpo di testa da calcio d’angolo.
Il micidiale uno-due tedesco toglie un po’ di vigore agli attacchi della Nazionale che vanno ad impattare sulla solida difesa tedesca. Prima del fischio finale del primo tempo, però, l’Italia sfiora ancora la rete prima con De Luca, che spara alto da buona posizione, e poi ancora con Fischnaller il cui tiro costringe al grande intervento il portiere Muller.
Nella ripresa i ragazzi di Di Biagio fanno vedere le cose migliori: scesi in campo determinati, gli Azzurrini raddrizzano la situazione nel giro di quattro minuti e la ribaltano addirittura dopo 14’ di gioco. Il gol del 2-1 arriva al 4’ su calcio di rigore, assegnato dall’arbitro svizzero per un fallo di mano su tiro di De Luca: dal dischetto Fischnaller centra il bersaglio. All’8’ il pareggio firmato dal neo entrato Longo con un rasoterra dal limite dell’area.
Quindi arriva, al quarto d’ora, il secondo rigore a favore dell’Italia (netto fallo di mano in area) e il vantaggio realizzato con il destro da Fischnaller. Grande entusiasmo sugli spalti del “Pino Zaccheria”, mentre Di Biagio inserisce forze fresche: tocca proprio al beniamino del pubblico locale, Pompilio, entrare al posto di De Luca e successivamente Battocchio lascia il posto a De Sciglio.
L’Italia continua a pressare, ma al 27’ la Germania riporta il risultato in parità, grazie al terzo rigore della gara assegnato per una spinta in area azzurra: Perin individua la traiettoria, però non riesce a neutralizzare il solito Polter. E’ 3-3, ma non finisce qui. Il pubblico applaude l’uscita del goleador Fischnaller e fa il suo ingresso in campo il centrocampista del Modena De Vitis, figlio di Totò, “vecchia” conoscenza degli appassionati di calcio. Sarà proprio lui a regalare alla squadra una splendida e meritata vittoria al 41’ con un delizioso pallonetto, un’autentica perla in un pomeriggio da ricordare.