Qualificazioni mondiali. Kaladze regala tre punti importanti all’Italia
sabato 5 settembre 2009
La fortuna dà una grossa mano all’Italia. E Kaladze la spinge verso i Mondiali del Sudafrica. Ancora a secco di gol, la Nazionale di Lippi trova nel georgiano un “alleato” prezioso, il dodicesimo uomo in campo, che per due volte spinge il pallone nella porta sbagliata. Anche questo è calcio e, come dice il commissario tecnico, le autoreti nascono da azioni pericolose che costringono gli avversari ad intervenire e, magari, a sbagliare. Fatto sta che, al termine dei 90’ di Tbilisi, con l’Irlanda che ha vinto a Cipro e la Bulgaria che ha battuto Montenegro, l’Italia comanda il girone con 14 punti, sempre ad una lunghezza di vantaggio dalla squadra di Trapattoni e con una partita in meno. E mercoledì prossimo a Torino, Cannavaro e compagni affronteranno la nazionale bulgara. Brutto primo tempo da parte dell’Italia, all’affannosa ricerca di quel gol che manca da tre partite; manovra lenta e sterile, da parte degli azzurri, che faticano oltre il previsto ad imporre il proprio gioco contro una squadra ultima in classifica. Ma la Georgia punta tutto sull’orgoglio e sull’aggressività, crea un muro che l’Italia cerca di aggirare con lanci lunghi per i due attaccanti, Iaquinta e Giuseppe Rossi, chiude bene tutti gli spazi e soprattutto blocca gli inserimenti dei due esterni della difesa, Zambrotta e Criscito. La tattica di Cuper funziona, l’Italia non riesce a costruire gioco: pochi i palloni giocabili che arrivano in avanti, dove la coppia d’attacco resta isolata dal resto della squadra. Quarantacinque minuti senza idee e, ancora, senza gol per il 4-4-2 di Lippi che parte con la seguente formazione: Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Marchionni, Pirlo, Palombo, Camoranesi; Rossi, Iaquinta. Nella ripresa, inaspettatamente, arriva il primo regalo della Georgia: all’11’ Kaladze, capitano e giocatore più esperto della nazionale georgiana, si avventa di testa su un tiro di Palombo e lo devia alle spalle di Lomaia. La classica autorete, una beffa per i padroni di casa, che sul piano dell’impegno ce l’hanno messa davvero tutta. Lippi effettua i primi due cambi: fuori Marchionni e Rossi, dentro D’Agostino e Quagliarella, e qualcosa sembra cambiare. Più vivace, l’Italia, si spinge in avanti e Quagliarella, al 14’, manca di un soffio il raddoppio. La Georgia prova a rialzare la testa, ma arriva il secondo colpo di grazia. Ed è ancora Kaladze, con un’altra autorete al 22’ su tiro di Criscito, a tagliare le gambe ai compagni. Serata nera per il georgiano, che allarga le braccia sconsolato, come ad arrendersi all’evidenza. Nei minuti che restano, da segnalare la sostituzione di Camoranesi con il giovane Santon, una prodigiosa parata di Buffon, riflessi prontissimi, su una “tentata” autorete di Criscito, e il palo esterno colpito da Iaquinta.