Qualificazioni europee. Zaza e Bonucci firmano la prima vittoria dell’Italia
martedì 9 settembre 2014
Si dice “chi ben comincia è a metà dell’opera”. E la Nazionale targata Antonio Conte inizia a Oslo il suo cammino verso Parigi come meglio non poteva. E’ bella a tratti, l’Italia, sicuramente concreta; meno brillante di quella vista a Bari, ma stavolta non si tratta di un’amichevole e la posta in palio è troppo alta per privilegiare il gioco rispetto al risultato. La vittoria contro la Norvegia, firmata dalla “rivelazione” Zaza e da Bonucci - un gol per tempo quasi nello stesso minuto (il primo al 16’ e l’altro al 17’) - ribadisce il carattere di una squadra che, in una manciata di giorni, ha capito come imboccare la strada giusta.
Primo tempo giocato con grinta e determinazione dagli Azzurri che, incamerati gli insegnamenti di Conte, lottano su ogni pallone, sprecando e concedendo molto poco agli avversari, tanto che Buffon resta inoperoso. L’Italia, che non vince in Norvegia dai tempi di Piola e Meazza, riparte dalla squadra che giovedì scorso, all’esordio del cittì sulla panchina della Nazionale, ha battuto in amichevole l’Olanda a Bari, fatta eccezione per il rientro dello stesso Buffon al posto di Sirigu e l’ingresso di Florenzi in sostituzione dello squalificato Marchisio. Confermata la coppia d’attacco Zaza-Immobile, che tanti applausi ha meritato e che non tarda a concedere il bis in uno stadio tutto esaurito. Passano, infatti, sedici minuti e l’attaccante del Sassuolo porta in vantaggio l’Italia, complice la deviazione col polpaccio sinistro di Johansen che spiazza Nyland.
Ma già al 2’ la squadra di Conte si rende pericolosa con un cross dalla destra di Darmian, che Zaza però non aggancia e al 13’ con una conclusione di Florenzi bloccata dall’estremo difensore norvegese. Meno brillanti gli Azzurri rispetto alla gara con l’Olanda, ma la voglia di portare a casa il risultato accompagna tutte le azioni, soprattutto quelle che nascono sulla fascia sinistra, dove De Sciglio trova più libertà di quanto potesse immaginare.
Nella ripresa parte meglio la Norvegia che, prese le redini del gioco, costringe l’Italia nella propria metà campo e gli Azzurri faticano a ripartire. Al 16’, però, Conte gioca la carta giusta: prima sostituzione con l’ingresso di Pasqual (al posto di Darmian), che al 17’ tocca il suo primo pallone, un cross che si rivela un’autentica pennellata per lo stacco di testa vincente di Bonucci, che apre una voragine nella difesa norvegese.
Sul 2-0 gli Azzurri, più sicuri, si spingono avanti con maggiore determinazione e, nel giro di pochi minuti, vanno vicinissimi al gol in due occasioni, sempre con Zaza: sfortunato nella prima quando colpisce la traversa e Florenzi riprende con un colpo di testa respinto da Nyland, ma anche nella seconda, dove il suo morbido pallonetto trova un difensore pronto a respingere quasi sulla linea di porta. Nel finale altre due sostituzioni per Conte, che concede un piccolo scorcio di gara anche a Destro e Poli, prima del triplice fischio dell'arbitro.
Foto: Sabattini