Qualificazioni europee. L’Italia parte alla grande, primi tre punti con la Slovenia
martedì 8 settembre 2015
Inizia alla grande il biennio dell’Under 21, che conquista all’esordio i primi tre punti nel girone delle qualificazioni europee. E lo fa contro una Slovenia, già lanciata, prima in classifica in virtù delle due gare in più rispetto all’Italia: a decidere è un rigore trasformato al 6’ della ripresa dall’attaccante della Fiorentina Federico Bernardeschi. Ma più rotondo potrebbe e dovrebbe essere il risultato, facendo la conta delle numerose occasioni create dagli Azzurrini, del palo colpito dallo stesso Bernardeschi, delle parate decisive di Zabret. E’ senza dubbio un gruppo di personalità, quello a disposizione di Di Biagio per questa nuova avventura, una squadra di qualità e di esperienza, con un’ossatura ben definita, che peraltro potrebbe anche trovare interessanti alternative strada facendo.
L’Under riparte da Reggio Emilia, la città dove lo scorso ottobre ha battuto la Slovacchia 3-1 ottenendo il pass per l’Europeo. Uno stadio porta fortuna, il “Mapei Stadium”, dove gli Azzurrini hanno vinto in precedenza ben tre partite. Nel 4-3-3 iniziale, Di Biagio schiera Cragno in porta, in difesa da destra Conti, Rugani, Romagnoli, Murru, a centrocampo Benassi, Mandragora preferito a Verre, Cataldi, in attacco al centro l’esordiente Monachello, con Bernardeschi e Boateng esterni.
L’Italia soffre all’inizio le ripartenze della Slovenia, molto abile nel possesso palla, ma poi sposta il gioco sugli esterni e riesce a mettere in difficoltà gli avversari con una serie di giocate interessanti, ma senza concretizzarle. Le prime due, al 10’ e al 17’, con Boateng; le azioni più pericolose, però, arrivano al 27’ con un sinistro di Cataldi di pochissimo al lato e al 33’ con tre parate decisive di Zabret: tiro di Bernardeschi respinto dal portiere sloveno, riprende Monachello che sbaglia il tap-in e sull’angolo doppia parata di Zabret su Rugani e Romagnoli.
Nella ripresa un fallo di Bajric su Murru spiana agli Azzurrini la strada del vantaggio: sul dischetto, al 6’, c’è Bernardeschi che di sinistro spiazza Zabret. Lo stesso Bernardeschi è sfortunato al 16’ quando manca il raddoppio per una miracolosa parata dell’estremo difensore sloveno e successivamente colpisce il palo.
Più incisiva la squadra di Di Biagio che al 19’ effettua il primo cambio con Verre al posto di Cataldi. E l’Italia continua a cercare il 2-0, che merita ampiamente: tante le occasioni create, altrettante quelle sciupate. Dopo la sostituzione, al 28’, di Bernardeschi con Verde, gli Azzurrini falliscono di nuovo il raddoppio con Mandragora, solo davanti al portiere, che colpisce di testa troppo centrale.
Ultimi minuti di sofferenza, prima del commento positivo del tecnico Di Biagio: “Una bella Italia – sottolinea l’allenatore azzurro – decisamente migliore nella ripresa. Nel primo tempo i ritmi erano troppo bassi, in pratica i ragazzi non riuscivano a fare quello che avevo chiesto e per questo i primi 45’ vanno rivisti. Dobbiamo migliorare nel gioco, arrivare ad un livello superiore, soprattutto non lasciare il risultato in bilico fino all’ultimo perché può diventare pericoloso. Però sono soddisfatto, i ragazzi sono usciti dal campo con i crampi, hanno dato molto”.