Qualificazioni europee. Di Francesco e Pellegrini liquidano la pratica Andorra
martedì 6 settembre 2016
Il primo obiettivo è stato raggiunto con la vittoria di oggi (3-0) contro Andorra. Una splendida doppietta di Di Francesco e il gol di Pellegrini consegnano alla giovane Italia tre punti fondamentali che ribadiscono il primato in classifica, ma che - con la Serbia che contemporaneamente resta in corsa liquidando con un successo la pratica Repubblica d’Irlanda (3-2) - non garantiscono di festeggiare matematicamente la qualificazione all’Europeo. Ancora uno sforzo negli ultimi 90 minuti in programma ad ottobre contro la Lituania, un pareggio e gli Azzurrini potranno staccare il pass per Polonia 2017.
Intanto il successo odierno ribadisce le qualità dell’Under, protagonista di un cammino più che positivo. Con la collaudata difesa a quattro Conti-Caldara-Romagnoli-Murru davanti alla porta difesa da Cragno, Di Biagio completa il 4-3-3 con Verre, Cataldi e Benassi a centrocampo e in attacco Ricci, Cerri e Di Francesco, quest’ultimo confermato dopo il positivo esordio contro la Serbia a Vicenza. Per sorprendere una squadra chiusa come Andorra - che nel girone ha vinto una sola gara in casa contro la Lituania - gli Azzurrini si affidano agli inserimenti sulle fasce velocizzando il gioco per sfruttare le doti fisiche di Cerri e dei due trequartisti Ricci e Di Francesco, che nel primo tempo creano un buon numero di palle gol, la maggior parte neutralizzate dal portiere Silverio, migliore in campo dei suoi oggi come nella gara d’andata vinta dall’Italia 1-0 grazie ad un gol di Cerri.
Proprio da un’incursione esterna di Ricci, che punta l’uomo e calcia verso la porta, nasce il gol realizzato da Verre sulla respinta corta di Silverio dopo due minuti di gioco, gol regolare, ma prima convalidato e poi annullato dall’arbitro Golubevs per fuorigioco. Seguono una serie di occasioni azzurre. Al 17’ parata in due tempi su Ricci; al 19’ respinta di Silverio su punizione insidiosa di Cataldi; al 31’ pallonetto di Benassi sul secondo palo che finisce alto; al 32’ sinistro in corsa di Di Francesco che non trova la porta. Al 33’ invece sale in cattedra Cragno, pronto a parare un insidioso piatto destro di Reyes. Ultime due iniziative azzurre prima della fine del primo tempo, entrambe con Di Francesco: una al 38’ con l’attaccante che si aggiusta il pallone col petto e poi tira di esterno sinistro, ma Silverio mette in angolo; l’altra al 43’ quando l’azzurrino a porta sguarnita non inquadra lo specchio.
Si crea e si sciupa tanto, un copione già letto. Per fortuna la musica cambia nella ripresa, quando Federico Di Francesco al 3’ realizza al volo - su invito di Conti - il vantaggio azzurro, riscattando gli errori commessi in precedenza sotto porta. Per il giovane figlio d’arte è la prima rete con la maglia dell’Under 21. Al 7’ sfiora il raddoppio Verre con un pallonetto che scavalca Silverio, ma viene intercettato a pochi passi dalla linea di porta.
Continua a macinare gioco la squadra di Di Biagio, costringendo Andorra a difendersi e a non oltrepassare la metà campo. Al 20’ primo cambio del tecnico che sostituisce Cerri con Rossetti. Gli Azzurrini vanno a caccia del raddoppio, che arriva al 29’grazie ad una elegante girata di tacco di Di Francesco, servito ancora da Conti, che con la sua doppietta mette la firma su una vittoria importante.
C’è spazio, dopo il 2-0, anche per l’ingresso di Pellegrini (al posto di Verre) e per Garritano che sostituisce Di Francesco salutato dalla standing ovation del pubblico dello stadio “Alberto Picco” di La Spezia. E c’è spazio anche per le due traverse colpite da Rosseti (31’ e 42’), ma soprattutto per la terza rete azzurra realizzata al 43’ con un piattone da Pellegrini.
Soddisfatto a fine gara il tecnico Di Biagio: “L’imperativo era vincere e ci siamo riusciti, anche se potevamo fare più gol che, non si sa mai, potrebbero servirci. Sono contento perché, dopo aver costruito e sciupato molto nel primo tempo, nella ripresa siamo riusciti a concretizzare”.
Ma più contento del tecnico è Federico Di Francesco, autore di una doppietta: “Era una partita difficile, c’erano in palio tre punti importanti e sono felice di aver messo la mia firma su questa vittoria. La maglia azzurra è il mio sogno di bambino, non posso chiedere di più”.