Qualificazioni europee. A Candreva risponde Perisic, finisce 1-1 tra Italia e Croazia
domenica 16 novembre 2014
Lancia la sfida Candreva, dopo undici minuti di gioco. Un tiro da 18 metri che fa esplodere il “Meazza”. Gioia di breve durata, perché quattro minuti dopo risponde Perisic ed è tutto da rifare. Due gol, entrambi nel primo tempo: tra Italia e Croazia finisce 1-1, novanta minuti di botta e risposta, di alti e bassi, un punto a testa e classifica invariata alla quarta partita di qualificazione europea. Non è stata una gara facile: defezioni da una parte e dall’altra (la Croazia perde, tra l’altro, dopo 28 minuti il “faro” Modric), fumogeni, gara sospesa per quasi dieci minuti nella ripresa, per un risultato che l’Italia ha ottenuto, lottando con grande carattere, contro la squadra più pericolosa del girone.
Pubblico delle grandi occasioni per accogliere l’Italia, oltre 63.000 spettatori alla Scala del calcio, dove in palio ci sono tre punti importanti in proiezione Europeo, ma anche il primato del Gruppo H. Condizionata dalle numerose assenze, l’Italia schiera in porta Buffon, in difesa Darmian, Ranocchia e Chiellini, nel centrocampo a cinque De Sciglio, Marchisio, De Rossi, Candreva e Pasqual, in avanti Zaza e Immobile.
Si fa subito conoscere la Croazia al 7’ con un tiro da 25 metri di Rakitic, sul quale Buffon non rischia la presa. La squadra di Kovac vanta giocatori di altissimo livello, su tutti la qualità di Modric attorno al quale ruota il gioco sia in fase di impostazione che di ripiego. Ma a pungere è l’Italia, che coglie al volo la prima occasione per passare in vantaggio: all’11’ Zaza recupera una respinta corta della difesa croata, serve Candreva che da 18 metri realizza l’1-0 e il suo primo gol con la maglia azzurra.
Quattro minuti e arriva il pari della Croazia con un destro di Perisic che passa sotto le braccia di Buffon. Piovono fumogeni in campo e la partita di ferma per poco più di un minuto. La Croazia pressa molto alto, l’Italia, con De Rossi in cabina di regia e 100 presenze in azzurro sulle spalle, cerca sbocco sulle fasce soprattutto con gli inserimenti di Candreva. Al 28’ doppio infortunio: Modric abbandona e subentra Kovacic, Pasqual lascia il posto al debuttante Soriano.
Senza Modric, quella di Kovac è un’altra squadra. Cercano di approfittarne gli Azzurri al 32’ con Immobile che apre per Candreva, cross dal fondo ancora per Immobile che di testa non riesce ad indirizzare il pallone in porta. Due minuti dopo tenta la semirovesciata De Sciglio, ma il suo tiro si perde sul fondo. Il primo tempo si chiude con la Croazia vicinissima al raddoppio con un colpo di testa di Olic salvato sulla linea da Ranocchia.
Si apre, la ripresa, con Zaza che carica il sinistro e Subasic blocca a terra. Rispondono gli ospiti con Kovacic, vola Buffon. Al 7’ secondo cambio per Conte, che inserisce El Shaarawy – assente dalla finale per il terzo posto della Confederations Cup – al posto di Immobile.
Momento difficile per l’Italia, costretta ad arretrare sulle insistenti spinte degli avversari. Per alzare il baricentro dell’azione, a mezz’ora dalla fine, il cittì azzurro si gioca il terzo cambio: fuori Zaza, dentro Pellè. E’ di El Shaarawy una bella iniziativa, al 23’, con un gran tiro dal limite che finisce poco sopra la traversa.
Piovono ancora fumogeni e questa volta l’arbitro Kuipers sospende la partita, che riprende dopo diversi minuti. E riprende con l’Italia pericolosa in due occasioni, sempre con El Shaarawy. Ma l’ultima parola è della Croazia, vicinissima al raddoppio con una ripartenza sulla sinistra di Perisic, che sfiora il palo.