Nazionale U21

Qualificazioni. Buio a Casarano, l’Italia incassa quattro gol dall’Irlanda

lunedì 10 settembre 2012

Qualificazioni. Buio a Casarano, l’Italia incassa quattro gol dall’Irlanda

All’ottavo appuntamento con le qualificazioni europee, l’Italia perde dopo circa dieci anni l’imbattibilità casalinga e incassa una pesante sconfitta (4-2), che per fortuna non compromette il futuro europeo, già acquisito grazie alle sei vittorie e al pareggio, l’unico, ottenuto proprio all’andata in casa dell’Irlanda. Un passo falso che lascia l’amaro in bocca al tecnico Mangia, pronto a fare autocritica: “Quando si sbaglia la prestazione – dichiara l’allenatore azzurro al termine dell’incontro – il tecnico deve farsi delle domande e assumersi le proprie responsabilità per non essere riuscito a mettere in campo una squadra con la mentalità giusta. Non sono riuscito a trasmettere al gruppo quello che volevo e sono pronto a rimboccarmi le maniche, in questo momento non è giusto dare un giudizio tecnico sulla squadra e sui singoli”.
Dopo il netto successo di giovedì scorso contro il Liechtenstein, l’Italia cerca il bis sul piano del gioco e del risultato contro l’Irlanda con una formazione largamente rimaneggiata: Perin in porta, in difesa da destra Faraoni, Masi, Cladirola, Crescenzi, a centrocampo Sala, Marrone, Rossi, El Shaarawy, in attacco Immobile e Gabbiadini. Mangia vuole conferme sul piano dell’impegno e del sacrificio in una partita che non ha valore per la classifica, ma che per il tecnico rappresenta comunque un test tutt’altro che insignificante in vista dei play off. Novanta minuti che mettono l’ultimo tassello al cammino iniziato poco più di un anno fa, sotto la gestione Ferrara, con l’obiettivo di vincere il girone e lasciare il segno sotto l’aspetto del gioco, della personalità e della qualità.
Dopo una fase di studio e qualche azione confusa, sono proprio gli ospiti a passare in vantaggio al 23’ con un gran gol di destro a scavalcare il portiere Perin da parte di Murray. Ma gli Azzurrini sono bravi e svelti a recuperare concentrazione ed energie e dodici minuti dopo, al 35’, raggiungono il pareggio con il capitano Caldirola che raccoglie e spedisce in rete con grande scelta di tempo una palla morbida di El Shaarawy indirizzata sul secondo palo, nonostante il tentativo di salvataggio sulla linea di porta dell’irlandese Egan. Due minuti dopo l’Italia ha l’occasione di passare in vantaggio grazie al rigore fischiato dall’arbitro Kruzliak per un fallo di Williams – peraltro punito con il cartellino rosso - su Immobile, ma quest’ultimo al 38’ fallisce dal dischetto con un tiro centrale che il portiere para senza difficoltà.
Nella ripresa Mangia sostituisce Sala con Viviani, ma è ancora l’Irlanda a farla da padrona. Nonostante l’inferiorità numerica, gli ospiti si riportano in vantaggio al 12’ – approfittando di un buco nella difesa azzurra – con un tempestivo quanto efficace inserimento centrale di Doran, che  spedisce indisturbato in rete. E non finisce qui. Mangia manda in campo De Luca al posto di Immobile e gli Azzurrini, due minuti dopo il 2-1, subiscono la terza rete, un grandissimo gol di Henderson da 35 metri che si infila all’incrocio dei pali. Buio a Casarano, in tutti i sensi. La luce non si è spenta solo per l’Italia, ma anche in campo. E l’arbitro sospende la gara, invitando le squadre a rientrare negli spogliatoi quando manca poco più di mezz’ora alla conclusione della gara.
Dura 25’ l’interruzione e alla ripresa ritroviamo un’Italia ancora un po’ arruffona. Mentre Mangia tenta l’esperimento Laribi al posto di Marrone con un centrocampo a tre, l’Under crea due occasioni al 27’ e al 28’ con El Shaarawy, ma al 30’ incassa il quarto gol, firmato ancora da Doran. Una sconfitta pesante, troppo ridimensionata questa squadra, che da un anno a questa parte aveva colpito per il gioco, ma anche per il coraggio e la personalità, per essere vera. L’Irlanda finisce la gara addirittura in nove, dopo l’espulsione al 38’ di Forde e, a due minuti dal fischio finale, salta di nuovo la corrente. Torna la luce e El Shaarawy realizza il 4-2: tre gol in due partite, una soddisfazione personale. Poi il triplice fischio chiude una serata da dimenticare.