Nazionale U21

Prove d’Europeo: Parigini illude l’Italia, Waldschmidt firma la rimonta della Germania

Dopo il ko con l’Inghilterra Azzurrini battuti 2-1 anche dai tedeschi. Di Biagio: “Ora abbiamo qualcosa in meno, ma a giugno sarà tutta un’altra storia”

lunedì 19 novembre 2018

Prove d’Europeo: Parigini illude l’Italia, Waldschmidt firma la rimonta della Germania

“Va bene la prestazione, ma stavolta voglio anche il risultato”. Lo aveva chiesto Luigi Di Biagio dopo la sconfitta con l’Inghilterra. E invece allo stadio ‘Città del Tricolore’ di Reggio Emilia, dove a giugno tornerà per disputare la terza gara del girone dell’Europeo e dove spera di giocare anche la semifinale, l’Italia perde anche la seconda delle amichevoli di lusso con i pari età della Germania. Stesso risultato di giovedì a Ferrara (1-2), analogo il copione, con gli Azzurrini poco cinici sotto porta e puniti oltre i propri demeriti dai campioni d’Europa in carica. Non è bastato il gol di Parigini a santificare il buon primo tempo dell’Under 21, che ha fallito il raddoppio con Orsolini subendo la rimonta dei tedeschi a causa di due ingenuità. Venerdì Di Biagio conoscerà le avversarie della fase finale dell’Europeo casalingo, consapevole che l’Italia avrà in ogni caso le chance per arrivare fino in fondo. “Non chiudiamo le partite che meriteremmo di chiudere – il commento del tecnico - ma il calcio è questo: bisogna fare gol quando ci capitano le occasioni e non subirlo quando si approccia la partita in maniera troppo morbida, come accaduto in occasione del 2-1. Abbiamo voluto verificare le nostre condizioni rispetto ai più forti, probabilmente ora abbiamo qualcosa in meno ma da qui a giugno sarà tutta un'altra storia".

Privo di Gianluca Mancini e Kean, promossi in Nazionale maggiore, e degli infortunati Calabria e Vido, Di Biagio schiera Cutrone nel tridente con Orsolini e Parigini. In mezzo al campo confermati Mandragora e Zaniolo e regia affidata a Locatelli, mentre davanti ad Audero la coppia centrale è formata da Bastoni e Romagna, con Calabresi e Pezzella sulle fasce. Ha un compito arduo la difesa azzurra, chiamata a fermare il miglior attacco delle qualificazioni europee (33 gol). E che non sarà una partita a scacchi è chiaro sin dai primi minuti, con le due squadre che si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi. Il primo tempo si chiude sull’1-1, ma i gol potrebbero essere molti di più. A rammaricarsi è soprattutto l’Italia, che dopo un paio di buone occasioni passa in vantaggio al 21’ grazie al settimo centro in Under 21 di Vittorio Parigini, bravo a battere con un piatto destro Nubel sfruttando al meglio il passaggio in profondità di Zaniolo. È poi Cutrone nei panni di assistman a servire ad Orsolini al 39’ il pallone del raddoppio, ma l’attaccante del Bologna si fa murare in uscita da Nubel e vanifica l’ottima ripartenza degli Azzurrini.

Dal potenziale 2-0 si passa all’1-1 nel giro di appena centoventi secondi: protagonista, stavolta in negativo, è ancora l’attaccante del Milan, che salta con il braccio alto e ‘para’ il calcio di punizione di Luca Waldschmidt. Il portoghese Godinho assegna il rigore ed è lo stesso numero 10 della Germania a trasformarlo con un sinistro forte e angolato. Non sarà l’unico gol della serata del giovane talento del Friburgo, due reti per lui in Bundesliga, che trova la personale doppietta al 3’ della ripresa complice un errore di valutazione di Pezzella, reo di concedergli troppo spazio permettendogli di calciare indisturbato in porta dal limite dell’area.

L’Italia sfiora subito il pareggio con Zaniolo, ma il suo sinistro è murato da Baumgartl. La partita è vivace, l’Italia spinge alla ricerca del 2-2 e si scopre, lasciando spazi invitanti per i contropiede della Germania. Di Biagio manda in campo Bonifazi e Castrovilli al posto di Bastoni e Parigini, Audero tiene l’Italia in corsa prima allungandosi sulla conclusione dalla distanza di Eggestein e respingendo poi la botta da distanza ravvicinata di Oztunali. Entrano anche Pessina e La Gumina per Locatelli e Zaniolo. Non è una serata fortunata per Cutrone, che a dieci minuti dal termine indirizza sotto l’incrocio dei pali una punizione violentissima su cui Nubel si esalta con un volo da stuntman. “Ma che ha parato” è il labiale dell’attaccante rossonero, che già pregustava il quinto gol con gli Azzurrini. L’arrembaggio finale non dà frutti e per la seconda volta nel giro di quattro giorni l’Italia viene sconfitta 2-1 senza aver demeritato.

“Il mio gol conta poco – sottolinea Parigini – c’è grosso dispiacere per la sconfitta. È un momento no, ma stiamo facendo bene e i risultati arriveranno”.

Guarda la gallery