Nazionale U21

Primo test per gli Azzurrini: il nuovo biennio inizia con un pareggio in Ungheria

giovedì 13 agosto 2015

In attesa dell’esordio in campo europeo in programma l’8 settembre a Reggio Emilia contro la Slovenia, l’Under 21 inaugura il nuovo biennio al “Telki Sport Center” contro l’Ungheria con un pareggio (0-0). Formazione “sperimentale” quella mandata in campo da Di Biagio con Cragno; Conti, Somma, Vicari, Murru; Mandragora, Verre; Verde, Rosseti, Bernardeschi, Benassi. E’ buono l’avvio dei padroni di casa, che hanno già quattro gare di campionato nelle gambe e una forma fisica superiore a quella degli Azzurrini. Ma l’Under esce fuori alla distanza. Tra il 29’ e il 35’ due azioni interessanti: la prima con Bernardeschi – cross dal fondo di Murru e velo di Rosseti – che di sinistro e da ottima posizione spedisce fuori; la seconda con Verde che parte dai trenta metri, si accentra e di sinistro manda fuori alla destra di Nagy. Nella ripresa cambia tutto Di Biagio, lasciando spazio agli altri Azzurrini: Boateng per Verde, Scuffet in porta al posto di Cragno, Cerri per Rosseti e Calabresi per Vicari. Al  4’ pericolosa l’Ungheria che colpisce la traversa con Mervo. Al 12’ risponde Cerri, che taglia sul primo palo, anticipa l’avversario, ma non trova lo specchio della porta. Poi, al 21’, è l’Italia a trovare la traversa con la deviazione del portiere Nagy su tiro di Benassi.  Nel frattempo il tecnico azzurro effettua altri cambi: Fazzi per Bernardeschi, Gagliardini per Verre, Venuti per Somma e Barreca per Murru. Dal 30’ sarà anche il turno di Grassi, Aramu e Fontanesi . L’Italia rischia poco e mostra un buon assetto difensivo. Un test utile soprattutto per trovare l’intesa del nuovo gruppo e il ritmo partita , in vista dell’inizio del cammino europeo.  Sereno e fiducioso, al termine della gara, il tecnico Di Biagio: “L’impegno non è mancato – dichiara – ma ci sono alcune cose da rivedere. C’è da lavorare molto, bisogna avere pazienza e lavorare. In queste gare che arrivano prima dell’inizio dei campionati i problemi sono sempre gli stessi, ma questo test ci serviva e ci ha consentito di valutare la crescita di qualcuno e la prima esperienza di qualcun altro”.