Nazionale U21

Presentato Mangia: “Davanti a me ho l’esempio di Prandelli”

mercoledì 18 luglio 2012

Presentato Mangia: “Davanti a me ho l’esempio di Prandelli”

“Ringrazio la Figc che mi dà questa grossa opportunità, guidare l’Under 21 è uno degli incarichi più prestigiosi che esistono nel calcio italiano”. Queste le prime parole di Devis Mangia, presentato oggi ufficialmente alla stampa in una conferenza che ha visto la presenza del presidente federale Giancarlo Abete, del direttore generale Antonello Valentini, del vice presidente della Figc e presidente del Club Italia Demetrio Albertini e del Coordinatore delle Nazionali giovanili Arrigo Sacchi.
“Benvenuto a Mangia – ha dichiarato il presidente Abete – che assume la guida di una squadra prestigiosa sia per i risultati raggiunti dall’Under 21 nella storia della federazione sia per i nomi dei tecnici che lo hanno preceduto. Ringrazio Ferrara e Peruzzi, che hanno iniziato un nuovo impegno professionale. Speriamo di riprendere un cammino positivo dopo la mancata qualificazione alla fase finale dell’Europeo e la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra”.
Mangia, che si è sentito telefonicamente anche con il presidente del Coni Giovanni Petrucci, debutterà in amichevole il prossimo 15 agosto contro l’Olanda a Leeuwarden e il 6 e il 10 settembre la Nazionale Under 21 affronterà a Casarano Liechtenstein e Irlanda per cercare di raggiungere l’aritmetica qualificazione ai play off del prossimo Campionato Europeo.
“Ho un esempio davanti a me che è Prandelli – ha spiegato Mangia – e nel modo di lavorare e nella filosofia cercherò di essere simile a lui. All’Europeo si è vista una ‘Nazionale-squadra’ e credo che questo sia un obiettivo raggiungibile. Ho avuto la fortuna di aver allenato in tutte le categorie del settore giovanile e sono tutte esperienze che mi hanno portato qualcosa, anche se non sempre ho vinto”.
“Il tecnico – ha spiegato Albertini – è la persona giusta per portare a termine la qualificazione ai play off dell’Europeo e per proseguire il lavoro intrapreso da Ferrara”.
Arrigo Sacchi è sempre stato un punto di riferimento per Mangia: “Se prima il calcio totale era un'esigenza per qualcuno – ha spiegato Sacchi - oggi è una necessità. Abbiamo bisogno di evolverci e di credere di più nei giovani. Vogliamo avere squadre che cerchino di essere padrone del campo e del pallone, anche perché a costruire si impara di più che a distruggere”.