Prandelli promuove Rossi: “Uno così lo vorrebbero tutti”. Convocato Ogbonna
sabato 4 giugno 2011
Con un piede a Euro 2012, l’Italia ha lasciato Modena per tornare a Coverciano. I sedici punti in classifica, ma soprattutto la prova fornita contro l’Estonia, trovano il giorno dopo una Nazionale rilassata e anche un po’ orgogliosa. Tanti elogi, una promozione a pieni voti per la “strana coppia” Giuseppe Rossi-Cassano, il paragone con lo stile-Barcellona. Prandelli frena. Allontana i facili entusiasmi, il cittì, pronto a restare con i piedi per terra. “Calma, non è ancora fatta”, aveva risposto subito dopo il 3-0 rifilato agli estoni a chi gli domandava di una qualificazione praticamente scontata.
E il giorno dopo il copione è più o meno lo stesso: “Il paragone con il Barcellona è improponibile – spiega Prandelli - dicendo così siamo soggetti a querele…. Di certo abbiamo avuto un buon equilibrio, ed è la cosa che più mi soddisfa, come il fatto di non aver concesso niente. Vogliamo avvicinarci alle grandi squadre attraverso il lavoro e la continuità, ma non abbiamo fatto ancora nulla. In attacco siamo andati bene, ripeteremo l’idea”.
Ovviamente il riferimento è al tandem Rossi-Cassano, con il primo autentico trascinatore della serata: “Rossi è uno di quei giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero avere, interpreta bene il calcio moderno, ha dinamismo, sa giocare fra le linee e in verticale, abbina tecnica a velocità. E’ maturato molto in Spagna, quel calcio è fatto per lui. Ha la mentalità dei grandi giocatori, quelli che si mettono in discussione tutti i giorni. L’errore è stato fatto qualche anno fa, dopo la sua stagione al Parma: lì qualcuno non ha creduto in lui”.
La coppia sarà riproposta, ma martedì prossimo a Liegi, in occasione dell’amichevole con l’Irlanda di Trapattoni, il ct si servirà del turn over. L’Italia è già tornata al lavoro per preparare questa gara e al gruppo si è aggregato anche Ogbonna, mentre è tornato a casa Aquilani: “Ogbonna lo avrei chiamato anche prima, ma non volevamo creare problemi al Torino. Questo ragazzo – aggiunge Prandelli – lo seguiamo da tempo e lo teniamo in considerazione”.
A proposito di Irlanda, Prandelli ritrova il Trap: “Sarà un’emozione rivederlo e speriamo di fare una bella partita. Mi darà dei consigli, è stato uno dei primi a chiamarmi quando ho accettato l’incarico. Ha una forza straordinaria, non so se riuscirò a essere come lui”.
Tra poco il ct azzurro festeggerà il suo primo anno sulla panchina dell’Italia e un bilancio è d’obbligo: “Il momento più difficile – confessa - è stato quando mi sono reso conto che avrei dovuto lavorare in maniera diversa, ero abituato al club dove il giorno dopo discutevamo degli errori. Qui dopo tre ore non c’era più nessuno e mi chiedevo ‘e ora che faccio?’. Il momento più bello spero debba ancora venire. Ringrazio la squadra che lavora con convinzione e serietà, solo così, avendo poco tempo, puoi accelerare il processo di maturazione”.
Il ct svela, in ultimo, la telefonata a De Rossi: “Dopo la partita di ieri abbiamo pensato che fosse il momento giusto per sentirci e l’abbiamo chiamato. Era contento e lo aspettiamo, anche se martedì non potrà esserci”-