Prandelli: “Prima dello spettacolo, cerchiamo equilibrio e risultato”
lunedì 30 agosto 2010
“Vogliamo arrivare preparati alle prossime gare, ci sono giocatori nuovi che spero possano avere una continuità. Ci sono dei punti in palio, quindi non ci sarà nessun esperimento. Contro l’Estonia non sarà una passeggiata, è una squadra collaudata e dobbiamo stare attenti”: primo giorno a Coverciano, prime dichiarazioni di Cesare Prandelli che, dopo l’esordio in panchina nell’amichevole con la Costa d’Avorio, inizierà con la Nazionale il cammino verso le qualificazioni europee. Si parte senza Balotelli, infortunato, e con un punto interrogativo sul nome di Cassano che verrà sciolto nelle prossime ore. Il ct sembra sereno: “Ci sono giocatori come Amauri, Borriello, Gilardino e Pazzini che rappresentano il presente ed il futuro tra le punte centrali. Poi ci aspettiamo anche novità dal campionato. Siamo all’inizio di un nuovo ciclo, ma vogliamo fare punti subito”.
Prima l’Estonia a Tallinn, poi le Isole Far Oer a Firenze. “L'Estonia – spiega il cittì - dispone di 4-5 giocatori di spessore internazionale ed è già una squadra, mentre noi stiamo cercando di diventarlo. Impegni abbordabili non esistono. Non andremo a ricercare lo spettacolo, quanto semmai un ordine di gioco, un equilibrio ed anche il risultato”.
Prandelli dà uno sguardo alla formazione: “Gli allenamenti diranno chi sarà il nostro portiere titolare. In avanti Pazzini parte avvantaggiato rispetto a Gilardino perché ha iniziato prima la preparazione ed ha alle spalle partite internazionali. Poi vedremo. Pirlo è un recupero importante, che cambierà il nostro modo di giocare. Abbiamo sei centrocampisti, possiamo optare per diversi moduli. Il centrocampo varierà a seconda di quante punte metteremo in campo. O due attaccanti centrali, o una punta e due esterni”.
La prima giornata di campionato ha già fornito qualche indicazione: “Ora vedo il campionato da tifoso dei giocatori che ho convocato. Cerco di capire come stanno, come giocano. E li seguo con un po’ di preoccupazione – sottolinea Prandelli - come quando ho visto gli acciacchi che ad esempio hanno colpito i vari Marchisio, Pepe, Antonelli e De Silvestri. Cosa non mi manca? Tutte le varie polemiche del dopo partita”. Sull’inizio negativo di Juventus e Roma: “Ad inizio stagione le sorprese accadono. Il Bari poi ha continuato a giocare bene come ha sempre fatto nello scorso campionato”. Prandelli parla anche degli episodi di violenza che hanno caratterizzato questo inizio di stagione: “La maggior parte dei tifosi è contro qualsiasi tipo di violenza: quando accade qualcosa è imbarazzante continuare a commentare le stesse cose da quarant’anni. Quando Capello disse che il calcio era in mano agli ultras non aveva tutti i torti. Una sorta di violenza psicologica che può condizionare i protagonisti”.