Prandelli: “Malta è più organizzata del Brasile, non sottovalutiamola”
venerdì 22 marzo 2013
Non sottovalutare Malta per non correre il rischio di fare brutte figure. Il giorno dopo il pareggio con il Brasile, Cesare Prandelli veste i panni del pompiere e cerca di spegnere l’entusiasmo per gli elogi piovuti sulla sua Nazionale per la prova più che convincente fornita contro la Selecao.
"Non ho in questo momento il pensiero al Mondiale – spiega il Ct in conferenza stampa - ma alla partita di martedì prossimo contro Malta. L'errore che possiamo commettere è quello di sottovalutare l'avversario e considerare tutti questi complimenti ricevuti ieri come fossero punti in classifica. Tra martedì e la partita di giugno a Praga voglio fare sei punti. Questa Italia ha cambiato mentalità, ma siamo solo all'inizio. Sono convinto che se andiamo avanti così batteremo anche squadre che ci sembrano imbattibili''.
Lo scorso 11 settembre a Modena gli Azzurri faticarono ad avere ragione di Malta e solo nel finale il gol di Peluso mise al sicuro il risultato: "Troveremo una squadra più unita e compatta rispetto al Brasile– avverte Prandelli – più organizzata anche se meno forte tecnicamente, ma che si allena da mesi e mesi come se fosse una squadra di club".
Con il gran gol realizzato al Brasile Mario Balotelli ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma, ma il commissario tecnico non vuole che la pressione sulle spalle dell’attaccante del Milan diventi insostenibile: “Lui ha nelle proprie potenzialità qualità straordinarie, tali da poterlo fare rientrare fra i primi cinque al mondo, ma bisogna essere equilibrati nei giudizi”. Per Prandelli non è il momento di fare paragoni con un altro grandissimo campione azzurro: “Non lo paragono a nessun grande attaccante del passato. Gigi Riva? Lui è inarrivabile, trascinava da solo la squadra. Mario, come Riva, è una punta che fa reparto da solo, ma non ha ancora la sicurezza che aveva Gigi. Mi è piaciuto molto che ieri si sia dato un sei senza accontentarsi del gol. Deve fare ancora molta strada''.