Prandelli: “L’incontro con il Papa vale più di qualsiasi partita”
lunedì 12 agosto 2013
“La partita contro l'Argentina ha un significato particolare: è il nostro benvenuto a Papa Francesco. Le due squadre alloggiano nello stesso albergo e lo spirito deve essere quello di una festa per tutti”: Cesare Prandelli apre con queste parole la conferenza stampa odierna presso la Scuola dello Sport-CPO “Giulio Onesti” dell’acqua Acetosa. Senza nascondere un desiderio personale: “Che il Papa venga ad assistere alla partita. Non so se per l'emozione riuscirò domani a chiedergli di venire, ma io ci spero. Al Santo Padre – ha aggiunto il cittì - non si chiede nulla, bisogna solo ascoltare, anche perchè lui sa tutto”.
Prima le emozioni e gli obiettivi morali, quindi quelli tecnici: “Vogliamo offrire – osserva Prandelli - qualcosa di speciale. Da un punto di vista tecnico, vorremmo dare continuità al lavoro fatto in Confederations ed avere equilibrio in molti minuti di partita. Questo sarebbe un successo”.
L’incontro di domani con Papa Francesco è però il pensiero principale del cittì: “Giochiamo partite tutti i giorni, tutte le settimane, mentre dal Papa si va una volta nella vita, provando nuove emozioni. Non sono d'accordo con Balotelli”. In queste parole c’è anche la risposta all’attaccante che oggi festeggia il suo ventitreesimo compleanno e che, al suo arrivo nel ritiro romano, ha detto che una partita di calcio è più importante di un'udienza dal Santo Padre. “Per quanto riguarda il regalo - ha aggiunto Prandelli riferendosi al compleanno di SuperMario - se lo può fare da solo, trovando quella convinzione in campo per essere davvero determinante. I ragazzi gli hanno fatto festa, stasera faremo un brindisi”.
Da un attaccante all’altro. Il ritorno di Osvaldo in Nazionale, dopo l'esclusione dalla Confederations Cup, è stato salutato con un largo sorriso dal Commissario tecnico, che probabilmente schiererà il giallorosso in attacco al fianco di Balotelli. “Ho visto un Osvaldo determinato – sottolinea Prandelli - abbiamo fatto anche qualche battuta su quanto è successo. Se deve restare a Roma? Io non mi intrometto mai in queste vicende, dico solo che l'ideale per tutti sarebbe che si trovasse un equilibrio e un punto d'incontro. Credo che per la Roma sia un giocatore importante, ma ha bisogno di un ambiente sereno per giocare al massimo”.