Prandelli guarda avanti e avverte: “Il nostro Europeo inizia già da oggi”
mercoledì 7 settembre 2011
Il giorno dopo la qualificazione a Euro 2012, Cesare Prandelli è già pronto a guardare avanti. Passa in rassegna la vittoria contro la Slovenia, parla della sua Italia, ma soprattutto apre la conferenza stampa con una frase significativa: “Il mio Europeo inizia oggi”.
Nota positiva, la capacità di adattamento: “Ho percepito sin dalla vigilia che tutti volevano cercare la vittoria, è un bel passo in avanti sotto il profilo della personalità. L’aspetto più positivo è proprio questo carattere contagioso che ho riscontrato in tutta la squadra. Personalmente ho sempre pensato di poter vincere la partita. Senza il carattere non arrivi da nessuna parte, la cosa importante è che sono stati gli stessi giocatori a trasmettere questa voglia di vincere. Alla fine del fine primo tempo ho deciso di cambiare qualcosa in campo perché avevamo voglia di provare a vincere e perché in questo momento non siamo grande condizione, i ragazzi hanno dato tanto e con tanta generosità”.
Pregi e difetti dell’Italia e il rischio, a qualificazione raggiunta, di affrontare un anno senza partite da 3punti– “I pregi sono la disponibilità, la voglia di sentirsi coinvolti nel progetto dal punto di vista del lavoro sul campo da parte di tutto il gruppo, la loro grande voglia di lavorare con molta serietà e determinazione, di acquisire qualche conoscenza in più sotto profilo del gioco. La difficoltà è che c’è sempre troppo poco tempo. Dai per scontato cose fatte, ma devi necessariamente andare a riprenderle quando ci si ritrova. I ragazzi però sono ricettivi: quando mostri loro le immagini al video, richiamano ciò che è stato fatto. L’Europeo per me inizia oggi: se pensiamo di andare in vacanza per 6 mesi, abbiamo sbagliato. Sul piano mentale iniziamo oggi. L’auspicio è che tutti possano giocare e acquisire esperienza internazionale col proprio club, quelle sono gare che danno un senso vero alla tua professione e danno una sicurezza in più ai giocatori”.
I due attaccanti subentrati Pazzini e Balotelli sono stati risolutivi. “Dobbiamo crescere come squadra. Per quanto mi riguarda se hai ore di lavoro fatte in un certo modo, e sai cambiare modulo tattico quando occorre, hai raggiunto il tuo obiettivo. In questo modo possiamo avere un vantaggio in più, utilizzando giocatori rapidi oppure attaccanti con caratteristiche diverse. La cosa importante è che il centrocampo sappia adattarsi, abbiamo provato alcune cose in settimana e la risposta è stata positiva. Cosa cambia nel centrocampo con Balotelli? Con Cassano o Rossi, Mario tende a decentrarsi sulla sinistra, in quel caso dovremo cambiare assetto e modificare gli interni. Mi auguro che col tempo Mario possa capire che lui è un attaccante in grado di svariare su tutto il fronte: sarebbe l’ideale. Deve dare continuità a quanto mostrato contro la Slovenia, e deve farlo nel lavoro quotidiano. L’entusiasmo del pubblico nei suoi confronti è dipeso dal sorriso che ha regalato ai ragazzi in carcere. La gente ha percepito qualcosa di buono in lui,e senza pregiudizi ha avuto solo voglia di incoraggiare un ragazzo. Così non sei mai solo. In difesa abbiamo giocatori con determinate caratteristiche, centrali bravi nel leggere la situazione e in grado di aiutare gli attaccanti, esterni di grande generosità e voglia di spingere e trovare la profondità: sono le caratteristiche che ricerco. Sono contento ma stiamo seguendo anche altri giocatori”
Ritorno dei big: progetto tramontato? “Assolutamente no, se a fine campionato avranno disputato una stagione straordinaria: se uno come Di Natale per esempio fa ancora 25 gol come in passato, sarei sciocco se non li prendesso in considerazione”.
Questa squadra può vincere l’Europeo ? “Non è giusto fare questo tipo di ragionamento. La squadra è consapevole di dover migliorare ancora molto, ora dobbiamo pensare a quello che ci aspetterà nei prossimi mesi e arrivare preparati. Mi piace però che un giocatore importante ed esperto come Andrea Pirlo, quando ha detto che possiamo puntare in alto, trasmetta questa sensazione a tutto il gruppo. Ripeto, dobbiamo ancora lavorare, ma giocatori così sono indispensabili”
Idee di lavoro. “La mia considerazione è che diventeremo tutti tifosi quando ci sarà l’Europeo e allora avremo tutti la maglia azzurra sulle spalle: durante il campionato ci sono giustamente tanti interessi, per quanto riguarda la proposta di qualche stage valuteremo, mi auguro avere opportunità senza creare problemi ai club. La mia idea è di poter avere un giorno a disposizione per ciascuno dei 3 reparti per non creare squilibri, poi sono discorsi tra FIGC e Lega, molto dipenderà anche dai calendari. L’idea è quella di avere una continuità di rapporto. Il gruppo è aperto e i ragazzi sanno che una sana competizione ci deve essere”.
Giovani per il fututo. “Ho visto l’U21, è stata una partita vera dove si è visto il lavoro di Ferrara che sta creando un gruppo molto interessante. È una squadra che dimostra di avere personalità in trasferta, con giocatori di buone prospettive. Dopo un anno di ricerca, forse abbiamo “scollinato”, mi sembra ci siano tutte le condizioni affinché questo gruppo possa regalare soddisfazioni”.