Prandelli difende De Rossi: “Con noi nelle ultime gare sempre il migliore”
lunedì 3 giugno 2013
“Quando pensi al Brasile cominci a sognare, invece noi dobbiamo rimanere concentrati e pensare solo a Praga”: Cesare Prandelli ripete, senza stancarsi, lo stesso concetto espresso prima dell’amichevole con San Marino. Piove a Firenze, Praga è alluvionata. La tentazione di pensare alla Confederation Cup, al Brasile e al sole è forte, ma quella con la Repubblica Ceca è forse la partita più delicata di un'intera stagione, un’occasione ghiotta per staccare in anticipo il pass per i Mondiali del 2014. L’Italia ci arriva sulla scia della bella prestazione di Bologna e delle positive indicazioni colte dal cittì nel corso del raduno. Per il Brasile partiranno in ventitré, ma Prandelli avverte: “Il gruppo degli esclusi non sarà nè tagliato nè bruciato, avremo modo di seguire questi ragazzi. Essere qui a Coverciano, per loro, non ha rappresentato solo un premio, ma anche un modo per mettere in mostra le qualità. Si è trattato di una bella occasione, sono soddisfatto di tutti”.
L'idea, confermata, è quella di non cedere nemmeno alla tentazione di esperimenti tattici, anche se l'elasticità di modulo appare sempre più una necessità del calcio attuale.
“Prepareremo la gara di venerdì – analizza il tecnico - anche e soprattutto con quattro
centrocampisti. Il 4-3-3 è intrigante, offre la possibilità di avere l'ampiezza del campo. Sono dell'idea che anche la Nazionale deve arrivare con il lavoro ad assomigliare a una squadra di club, una squadra pronta per giocare con 2-3 moduli. Nel calcio moderno o hai la possibilità di essere sempre grande o la capacità di cambiare modulo”.
Prandelli sembra soddisfatto del momento che attraversano i suoi. “Aquilani lo abbiamo voluto rivedere proprio perchè rientra nella categoria qualità, il suo problema è semmai la continuità. Balotelli con San Marino ha giocato i migliori 45 minuti da quando lo alleno, è stato bravo per generosità, è entrato in campo con mentalità e spirito giusti.
Pirlo è universale, sa dettare i ritmi della gara, abbiamo la fortuna di allenarlo, dovremo capire quando è il momento di fargli tirare il fiato. E De Rossi nelle ultime partite
in azzurro è stato uno dei migliori in campo, forse perchè non gli chiediamo cose che non sa fare, a differenza di quello che accade nella Roma, dove vive troppo la pressione. Non è l'attacco che mi preoccupa, c'è da lavorare in ogni reparto, e questi ragazzi hanno grandi margini di miglioramento”.
Con queste prospettive incoraggianti, l'Italia partirà giovedì alla volta di Praga, una città che sta vivendo ore drammatiche per le esondazioni della Moldava e per un maltempo che non accenna a dare tregua. “La situazione di Praga è continuamente monitorata – ha sottolineato il vice presidente federale Albertini - siamo in contatto diretto con la Fifa e con la federcalcio ceca, per ora ci assicurano che non ci saranno cambiamenti. Al momento non c’è il rischio che la partita di venerdì venga spostata; in ogni caso, se la situazione dovesse aggravarsi, la gara verrà rinviata di qualche giorno o verrà cambiata sede. Ancora però non se ne è parlato”.