Prandelli: “Aspetto Cassano e Rossi, ma intanto cerchiamo strade nuove”
lunedì 7 novembre 2011
Aspettando Cassano e Giuseppe Rossi: è questo il tema del giorno nel ritiro di Coverciano che ospita gli Azzurri in vista delle due gare amichevoli contro la Polonia e l’Uruguay. Con un saluto ad Antonio Cassano si apre la conferenza stampa del Commissario tecnico Cesare Prandelli: “Sono andato a trovarlo e mi ha detto di salutare tutti – racconta il cittì - quindi vuol dire che Antonio sta bene e sente già la nostra mancanza. L’ho trovato sereno, motivato, volevo dire che ci manca, l’atmosfera senza di lui è particolare. Gli ho detto che nella situazione in cui si è trovato è comunque stato fortunato: se una cosa del genere gli fosse successa dieci anni fa, forse sarebbe stato diverso”.
Lanciato il messaggio, ora c’è da capire quale prospettiva azzurra aspetta Cassano: “Sarebbe il sogno di tutti, e chiaramente anche di Antonio, avere l’idoneità tra cinque mesi e avere poi i tempi per pensare a qualcosa di particolare. Ma ora è giusto che si prepari ai primi piccoli step. La battuta gliel’ho fatta: magari all’Europeo verrai con Carolina e il tuo bimbo. Sarebbe bello portarlo anche non come giocatore, se non potrà essere disponibile, ma come uno che può dare un grande contributo sotto il profilo dello spirito. Cassano sente questa squadra in maniera particolare”.
Senza Cassano e senza Giuseppe Rossi, due assenze che invitano Prandelli a valutazioni diverse, soprattutto lo costringono a considerare nuovi percorsi in vista degli Europei: “Fino a due giorni fa – ammette - non avevo in mente di cambiare modulo, non avevo fatto alcun tipo di riflessione tecnica. Solo dopo aver parlato con Antonio, ho cominciato a pensarci. Mi auguro di poter recuperare sia lui che Rossi, ma siamo obbligati a intraprendere una strada nuova. L'idea è quella di mantenere la voglia di costruire gioco con attaccanti con caratteristiche diverse, ne abbiamo quattro (Giovinco è andato via per infortunio, ndr), ma sono tutti moderni, non c'è la classica punta centrale. Possiamo continuare quel lavoro fatto finora con un'alternativa in più che è rappresentata da Pepe”.
E Balotelli? “Ha talento, sarà un’opportunità per dimostrare il proprio valore. Non voglio però dargli troppe responsabilità. Nell'ultima uscita, nell'ultima partitella, l'ho visto bene, è un giocatore che sta trovando il proprio equilibrio”.
Ad una precisa domanda su una eventuale convocazione di Di Natale, Prandelli ha replicato: “Ha 33 anni, a noi spetta un lavoro di rinnovamento. E per questo ho scelto giocatori più giovani. L'augurio è di trovarlo in vetta alla classifica marcatori e poi lo prenderemo in considerazione”.
Una replica anche al sorriso che Montolivo si è lasciato scappare durante il minuto di raccoglimento prima della gara tra Chievo e Fiorentina. Prandelli liquida l’argomento: “In questi casi bisogna dire la verità: aveva mal di pancia, ha avuto un sorriso istintivo. Sfido chiunque a credere che durante un minuto di silenzio un giocatore non sia concentrato. La questione si chiude qui”.