Prandelli: “A viso aperto con la Germania, capiremo a che punto siamo”
giovedì 14 novembre 2013
Saranno Mario Balotelli e Pablo Daniel Osvaldo a formare domani sera il tandem offensivo della Nazionale. Lo ha annunciato Cesare Prandelli, che ha confermato l’assenza di Giuseppe Rossi, reduce da un attacco febbrile e da una tonsillite che lo hanno debilitato in questi giorni. Partirà dalla panchina Daniele De Rossi e, davanti a Buffon e ad una difesa a quattro formata da Abate e Criscito sugli esterni con Barzagli e Bonucci centrali, il Ct ha deciso di puntare su un centrocampo di qualità, con Pirlo, Montolivo, Marchisio e Thiago Motta.
“Domani – ha avvertito Prandelli nella consueta conferenza stampa della vigilia – ci confrontiamo con una squadra che negli ultimi anni è migliorata tantissimo, una delle squadre più forti del Mondo. Per noi sarà una gara molto significativa per capire a che punto siamo. Pensiamo di poter giocare a viso aperto con loro, nell’ultima gara abbiamo rischiato all’inizio, ma poi il dominio del gioco l’abbiamo avuto noi. Domani vedremo quale delle due squadre avrà la supremazia a centrocampo”.
Il Ct avrebbe voluto provare dal primo minuto la coppia formata da Balotelli e Rossi, ma non vuol sentire parlare di assenti e non cerca alibi: “La Nazionale ha in questo momento una condizione psicofisica straordinaria e faremo una grande partita. Vedremo la distanza con la Germania”.
Dopo aver preannunciato che lunedì con la Nigeria a difendere la porta azzurra ci sarà Sirigu (“ma non abbiamo gerarchie, conta solo la lettura delle prestazioni”) ed aver risposto ad una domanda sulle possibilità di Ranocchia di guadagnarsi la convocazione al Mondiale (“ha iniziato la stagione bene nonostante il cambio di modulo, con Mazzarri sono convinto possa migliorare molto”), il Ct ha risposto alle solite domande su Mario Balotelli: “Non l’ho mai visto così bene e così motivato. Un grande calciatore sa che è sempre sotto esame e che ogni partita nasconde delle insidie. E’ un giocatore temuto da tutto il mondo”.
In conferenza con Prandelli anche Gigi Buffon, protagonista delle ultime due esaltanti vittorie con la Germania nella semifinale Mondiale del 2006 e all’ultimo Europeo: “Le partite del 2006 e di Messico ’70 sono diverse tra loro, ma restano due gare epiche. Dietro questa partita c’è una storia e un presente importante per tutte e due le nazionali”.
Con la Germania si è vista spesso l’Italia migliore: “Tra le doti del popolo italiano – ha spiegato il portierone azzurro - c’è quella dell’ingegno, quando si è in difficoltà o si affronta un avversario temibile che sulla carta può sembrare più forte”. Intanto, a sette mesi dal Mondiale, le sensazioni sono positive: “Abbiamo la certezza di avere un gruppo di 15-16 giocatori molto consolidato, che vuole fare il tutto possibile per arrivare il più in là possibile. Abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio, di saper abbinare spesso buone prestazioni a risultati positivi e questo sta a significare che i presupposti sono buoni. Se da qui ai prossimi sette mesi ci potesse aiutare qualche giocatore esplodendo o consacrandosi come sorpresa del campionato ci farebbe molto piacere”.
A proposito di giovani che si stanno mettendo in mostra c’è il portiere del Livorno e dell’Under 21 Francesco Bardi: “E’ un ragazzo di grandissime qualità – ha confermato Buffon - e in maniera intelligente sta facendo un passo alla volta per arrivare all’obiettivo finale, che credo sia quello di arrivare a diventare uno dei tre portieri della Nazionale con Perin e Leali, che sono i giovani con le prospettive migliori”.