Play off Mondiali: azzurre di misura sulla Svizzera, decide la Tuttino
sabato 23 ottobre 2010
Un gol di vantaggio da difendere tra tre giorni ad Aarau: è il bottino con cui l’Italia femminile chiude la prima parte dello spareggio verso il Mondiale 2011: a Treviso la Svizzera è battuta (1-0) al termine di 90’ a dir poco rocamboleschi, vissuti in un “Tenni stracolmo (oltre 3000 spettatori), colorato dalle bandierine tricolori e acceso dalla passione di tante giovani e altrettanti appassionati. Il sogno azzurro di tornare al Mondiale dopo 12 anni si riaccende alla fine di un assalto all’arma bianca verso la trincea elvetica a difesa, per quasi 50’ in inferiorità numerica, dello 0-0. Merito di un pallonetto della Tuttino a 7’ dal termine, al termine di un’azione corale. Prima del gol, c’era stata comunque tanta Italia, nonostante l’eccessiva imprecisione sottoporta, e anche un “giallo” per un probabile scambio di giocatrici nell’espulsione delle svizzere (Graf/Keller), tanto che il delegato Uefa ha voluto verificare il replay della Rai nell’intervallo (resta lo stretto riserbo sul caso).
In conferenza stampa, Ghedin si dice “molto fiducioso” in vista del ritorno, soprattutto “per la condizione fisica mostrata fino alla fine e per la personalità che questa squadra ha, soprattutto quando stiamo bene”. “Ad Aarau – continua Ghedin - giocheremo come le svizzere oggi, staremo chiusi noi e ripartiremo, se si scoprono saranno dolori per loro, noi avanti abbiamo velocità e tecnica”, anche se mancherà la Conti, ammonita oggi. Un successo che Ghedin dedica a Treviso: “Nei 6 anni in cui ho guidato la Nazionale Femminile, oggi per la prima volta ho visto un pubblico così caloroso e così vicino, ci hanno incitati fino alla fine, sono stati straordinari”.
In avvio la novità dell’Italia è la Gama al centro della difesa, accanto alla Tona, e il rientro della Manieri al posto della Schiavi, ma il difensore della Torres è schierata sulla corsia destra. Per il resto, Ghedin schiera il classico 4-2-3-1. Nei primi 45’ non c’è tregua: l’Italia a fare la partita senza però trovare il colpo del ko, ma la Svizzera, schierata con un accorto 4-5-1, è comunque pericolosa in contropiede. Pronti, via e al 1’ la Manieri ci prova dai 30 metri su punizione ma la Brunner alza in angolo. Poi, dopo un giusto giallo alla Gama per aver fermato con le cattive la Crnogorevic scattata tra le maglie della difesa azzurra, si contano quattro occasioni per le ragazze di Ghedin. All’8 la Panico, imbeccata dalla Domenichetti, dal limite spara in diagonale, ma è ancora bravo il portiere elvetico,che poco dopo neutralizza anche un tentativo dal limite della Camporese in scivolata. All’11’ due occasioni nel giro di pochi secondi: la Gabbiadini sciupa da due passi al termine di un’azione manovrata tra Camporese e Panico, ma la Brunner ci mette un’altra pezza; dal corner la Panico inzucca con il tempismo perfetto ma sulla linea salva, anche lei di testa, la Keller. Non c’è pausa e la Svizzera, appena si riaffaccia oltre la metà campo, rischia di far male. Fortunatamente la Picarelli si allunga e manda in angolo un destro da posizione ravvicinata di Crnogorevic. Al 21’ episodio che fa discutere: la Manieri dalla propria metà campo, mette in moto la Camporese sulla stessa fascia destra, la difesa svizzera buca, l’esterno di Padova entra in area, dribbla la Brunner e va giù: l’arbitro prima corre verso il dischetto, poi ci ripensa e punisce l’azzurra con il giallo per simulazione. Ancora Picarelli decisiva sull’altro fronte: al 24’ esce alla disperata anticipando di un soffio la Crnogorevic, al 31’ vola all’incrocio per sventare il colpo di testa schiacciato a terra dall’attaccante svizzero su cross della Maendly. Secondo episodio da moviola al 38’ con giallo che dovrà essere chiarito dalla Uefa: la Camporese anticipa la Keller e la Graf ed ha un’autostrada libera davanti a sé, ma è messa giù, la Mozul estrae il rosso per la Graf ma le elvetiche sostengono che a commettere fallo sia stata la Keller.
Nella ripresa è la Panico a dare la sveglia all’offensiva italiana, avvitandosi in mezza girata al volo su assist della Domenichetti (6’), ma la conclusione è sporca e finisce a lato. Purtroppo per noi è’ imprecisa anche la Camporese da due passi che prova in scivolata al termine di un’azione corale magistrale avviata dalla Panico di sponda, proseguita dalla Tuttino per la corsa della Gabbiadini sulla destra con assist nell’area piccola, appunto non sfruttato. Le azzurre ci credono e continuano a spingere, ma l’arbitro ucraino (16’) non sanziona un fallo da ultimo uomo apparso netto della Keller sulla Panico, poi è la Brunner a salvare in uscita sulla Gabbiadini smarcata da un passaggio filtrante della Domenichetti (17’). Ghedin mette dentro prima la Parisi e poi la Fuselli (subito pericolosa al 29’), ma l’Italia non trova più la strada giusta per scardinare il fortino svizzero. Cala il ritmo, ma a riaccendere la bolgia del “Tenni” ci pensa un incredibile pallonetto di Alessia Tuttino (39’), che scavalca la Brunner con un lob di prima intenzione dal versante sinistro dell’area al termine di un’azione manovrata e di una percussione della Camporese con doppio passo sulla Stein e scarico dietro per la centrocampista della Roma. Finisce 1-0, tra tre giorni si replica.
Italia – Svizzera 1-0 (pt 0-0)
Italia (4-2-3-1): Picarelli; D’Adda, Tona, Gama (dal 23’ st Parisi), Manieri; Domenichetti, Tuttino, Conti; Gabbiadini, Panico (dal 28’ st Fuselli), Camporese. All. Ghedin; a disp.: Marchitelli, Schiavi, Pini, Neboli, Zorri.
Svizzera (4-5-1): Brunner; Graf, Keller, Abbè, Betschart; Moser, Maendly (dal 10’ st Stein), Dickenmann, Beney, Zumbuhl (dal 35’ st Mehmet); Crnogorevic (dal 44’ st Meyer). All. Von Siebenthal; a disp.: Oherli, Kuster, Pitte, Keller.
Arbitro: Monzul (Ukr)
Assistenti: Rachynska (Ukr), Sashchyna (Ukr).
Reti: 39’ Tuttino (I).
Note: ammonite Gama, Camporese (I), Brunner, Abbè, Stein (S), espulsa per fallo da ultimo uomo Graf (S); angoli 4-3. Spettatori: 3000 circa. Recupero: 1’ pt, 4’ st.
Nella foto: Alessia Tuttino con questo gol ha deciso il match d'andata con la Svizzera.